Milan, Pazzini: "Napoli? Era vicino. Cassano e la talpa Inter..." - Calcio News 24
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2013

Milan, Pazzini: “Napoli? Era vicino. Cassano e la talpa Inter…”

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MILAN PAZZINI INTER NAPOLI CASSANO SAMPDORIA BARCELLONA  – Ospite questa sera ai microfoni di “Undici” sul canale tematico di Mediaset, Italia 2, Giampaolo Pazzini, attaccante del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni su diversi temi che riguardano il mondo rossonero. Queste le dichiarazioni trascritte da CalcioNews24.com: “Sto bene, dopo una doppietta si festeggia, domenica mattina è stato un bel risveglio. Ma bisogna continuare, le partite continuano e già venerdì c’è una gara importante. Esultanza dedicata alla moglie Silvia? Si’, la zona della tribuna era quella ma è stata una cosa istintiva, spontanea, non so perchè ho esultato in quel modo. Annata rossonera? E’ stato un inizio di stagione molto difficile, si è cambiato tanto e c’era poca autostima e fiducia. Entusiasmo praticamente assente, i risultati non arrivavano, è stato molto difficile: credo che le partite contro Napoli e Juventus ci hanno fatto capire che non eravamo quelli dei primi due mesi. Da lì siam partiti e stiamo facendo benissimo, ma manca ancora tanto alla fine del campionato e non dobbiamo mollare“.

IL GOL PIU BELLO – Pazzini commenta i suoi 12 gol siglati in 1349 minuti, uno ogni 112 minuti giocati sul campo in questa stagione: “Ricordo volentieri tutti i gol, penso che il secondo contro il Bologna sia stato molto bello. Quest’anno contro i rossoblù ho fatto molto bene, gli altri anni mica tanto, ricordo partite bruttissime contro i felsinei. 12 gol fin qui, secondo dopo El Shaarawy? I numeri si possono leggere in tante maniere: con l’Inter è stata una brutta stagione per tutto il gruppo, ma nei primi quattro mesi avevo fatto bene. Quest’anno al Milan,dopo questa doppietta, sembro esser tornato un’attaccante importante: so come funziona, devo continuare così per confermare la fiducia del tecnico e dei compagni”.

NAPOLI E JUVENTUS – Pazzini, poi, ammette l’interesse del Napoli non molto tempo fa, con un occhio anche alla Juventus: Marotta? Con Marotta ho avuto un bel rapporto, lo conosco dai tempi dell’Atalanta. Non ci sono mai state chiamate dirette, ma ci sono state sessioni di mercato in cui siamo andati vicino e non si è concretizzato nulla poi. Mazzarri? Con lui un paio di volte (ride,ndr). Napoli? Sì, qualcosa c’è stato, sia questa estate che la scorsa… Balotelli lo conoscevo già dai tempi della Nazionale”.

CASSANO E LA TALPA INTER – L’attaccante rossonero parla poi della situazione relativa al rapporto tra Cassano e l’Inter: “Cassano? No, non l’ho sentito, non so come siano andate le cose e non voglio esprimere opinioni. Sono stati due anni in cui ci siamo divertiti tantissimo, penso si sia divertito pure lui: era un bel gruppo, una bella squadra, ci siamo tolti diverse soddisfazioni. Chi è la talpa dell’Inter? Certo che lo so, lo sanno un pò tutti chi è”.

SOGNO CHAMPIONS LEAGUE – Pazzini poi apre il cassetto dei ricordi: “Lettera da Amsterdam? Me la ricordo bene. Favini? Penso sia stato una persona per me molto molto importante, mi ha fatto crescere da bambino fino a farmi diventare grande. Una grande persona, ottimo conoscitore di calcio. Montolivo? E’ il mio miglior amico nel mondo del calcio, insieme a Toni. Abbiamo fatto tante esperienze insieme, davvero tanti anni ed una grande amicizia. La tripletta di Wembley? Grande giornata, avere la possibilità di inaugurare Wembley con una tripletta è stata una cosa fantastica. Feci il primo gol dopo 38 secondi. Tornare a Wembley quest’anno (finale di Champions League, ndr)? Sicuramente non c’è un concerto… (ride,ndr). Quello sarebbe un sogno ma non voglio pensarci. Prandelli? L’ho avuto tanti anni a Firenze, ho fatto tanti campionati con lui, le nostre strade si erano divise ma poi ci siamo ritrovati in Nazionale. Conosco il suo modo di fare, e lui idem. Coppa Italia contro la Lazio? Abbiam perso ai rigori, c’erano tantissimi tifosi della Sampdoria all’Olimpico, almeno 25000 tifosi, era stata una bella cavalcata. Sarebbe stato magnifico per noi riuscire a vincere quella competizione, ma purtroppo ai rigori c’è andata malissimo. La doppietta alla Roma con la maglia della Samp? Grandissima serata, dopo un primo tempo scandaloso da parte nostra abbiamo fatto una bellissima rimonta: da quel momento abbiamo seriamente creduto nel sogno Champions League. Quarto posto? E’ stato il nostro scudetto alla Sampdoria, fu un’annata incredibile, abbiamo fatto delle vittorie bellissime. Una cavalcata bellissima, e poi ricordo l’affetto e la gioia della gente. Una bellissima soddisfazione”.

DIFFERENZE INTER MILANPazzini continua: “Preliminare di Champions con la Samp? Fa molto male quella partita, quella squadra si meritava di fare la Champions League, si vede che doveva andar così: un grande rammarico. Doppietta al debutto con l’Inter? Ricordo quei due gol al Palermo, una giornata molto bella a San Siro. Differenza Milan – Inter? In certe cose sono due ambienti diversi, è normale che l’addio ai nerazzurri ha condizionato la mia opinione su tanti temi, quindi è normale, dopo quello che ho passato sono arrivato in una grande società a livello mondiale. Per quello dico che l’affare l’ho fatto io, qui sono molto contento e spero solo di continuare a fare bene. Io e Silvia? Il matrimonio, mio figlio, mi hanno cambiato il modo di vivere: il tempo libero lo dedico a loro perchè se lo meritano”.

DIREZIONE CAMP NOUInfine, la conclusione del bomber rossonero, inevitabilmente rivolta al match in programma tra una settimana in Spagna: “Barcellona? E’ normale che quella partita sia nella mente di tutti, ma fortunatamente prima abbiamo un’altra gara: pensiamo al campionato e poi penseremo alla Champions League. Dopo il risultato dell’andata abbiamo tanto da perdere. Mi immagino una serata lunga, ma una di quelle serate che sogni fin da bambino. Loro dovranno attaccare, cercheranno la profondità maggiormente rispetto a quanto visto a San Siro. Noi dovremo essere bravi a rendere sterile il loro possesso palla, dobbiamo andare là e cercare di fare gol. 

PATO – “Sinceramente non l’abbiamo più sentito, ma principalmente per questioni logistiche. Dal vivo è un calciatore davvero forte, secondo me è stato infortunato, ha avuto parecchi infortuni in carriera: a livello mentale questa condizione era diventata delicata per lui”

UNDICI IDEALE – Infine, l’attaccante, come di consueto per la trasmissione, svela il suo ‘undici ideale’, scelto tra amici e campioni:
(4-3-3-) Abbiati, Maicon, Dainelli, Nesta, Maldini, Palombo, Montoiivo, Iniesta, Pazzini, Toni, C. Ronaldo.