Napoli, De Laurentiis: «Se Benitez lascia, siamo pronti» - Calcio News 24
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2015

Napoli, De Laurentiis: «Se Benitez lascia, siamo pronti»

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Il patron dei partenopei parla ancora della questione relativa al tecnico

Domenica sera Napoli e Juventus si daranno battaglia al San Paolo, ma prima della partita verrà ricordato un grande della musica italiana venuto a mancare qualche giorno fa. I partenopei infatti ricorderanno Pino Daniele, come rivela De Laurentiis a ‘Repubblica’, ma in uno stadio che non gli farebbe onore: «Il San Paolo potrà riempirsi e ne sono felice. Sarà anche l’occasione per onorare un grande artista come Pino Daniele, anche se è un peccato giocarla in un impianto non all’altezza».

MERCATO – De Laurentiis passa poi a parlare di Benitez: «Ha tutta la mia stima e il mio appoggio. Spero che Rafa resti con noi. Con la qualità di uomini come lui, cresce meglio tutto il contesto. L’incertezza sul suo futuro non mi preoccupa, però. Rassegnato al suo addio? Macchè, Noi abbiamo un valore aggiunto: una tifoseria super, che hanno in pochi al mondo. In caso di addio dovremo essere pronti a ogni evenienza: la vita del Napoli andrà avanti comunque».

FATTORE SUPERCOPPA – Il patron dei partenopei torna a parlare della Supercoppa, la cui vittoria ha fatto svoltare il Napoli: «Penso di sì, ci stiamo portando dietro la carica di Doha. Il Napoli è in palla e sente molto questo nuovo appuntamento con la Juve. Dovremo fare attenzione, però: le partite di campionato sono diverse. Con i bianconeri sono sempre sfide tiratissime: spesso vincono loro, ma abbiamo vinto anche noi, qualche volta».

INVIDIA – De Laurentiis poi ammette di non essere invidioso della Juventus: «Mai provato invidia. Alla Juve ruberei solo la continuità: il club bianconero ha una proprietà storica e consolidata. Il Napoli invece è mio da appena due lustri, altrimenti saremmo molto più avanti anche noi. Siamo un’entità nuova, pur avendo conservato per amore e rispetto dei tifosi il nome della società precedente. Ma non siamo nati nel 1926: abbiamo solo dieci anni di vita, pure della mia, che ho dedicato e dedicherò al calcio senza pentimenti. Mi sento un paladino di Camelot».