Berardi Juve, lo scopritore: «Alla Juve lo vedrei bene, è pronto per il salto» - Calcio News 24
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Berardi Juve, lo scopritore: «Alla Juve lo vedrei bene, è pronto per il salto»

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Luciano Carlino, scopritore di Berardi, ha parlato dell’ipotetico approdo alla Juve dell’esterno del Sassuolo

Luciano Carlino, scopritore di Domenico Berardi, in una intervista a JuventusNews24 ha parlato dell’ipotetico approdo alla Juventus dell’esterno del Sassuolo.

Domanda a bruciapelo: Domenico è pronto per il grande salto?

«E’ pronto sia tecnicamente che mentalmente per fare questa parte di carriera in un club di primo livello, che possa metterne a frutto le qualità. Il mio è un grandissimo si, specialmente dopo l’ultima annata trascorsa al Sassuolo».

Sarebbe un colpo in grado di non far rimpiangere l’eventuale mancato arrivo di Di Maria?

«Sono due giocatori che occupano la stessa zona di campo, ma allo stesso tempo sono due calciatori diversi. La scelta di andare su uno piuttosto che sull’altro indicherebbe il tipo di progetto che la Juve vuole seguire. Con l’argentino cerchi di sfruttare le sue immense doti in un breve periodo, di uno o massimo due stagioni. Con Domenico invece ragioni su una prospettiva più lunga, perchè ha 28 anni ed è nel pieno della sua maturità. Io sono innamorato calcisticamente di Di Maria e dal punto di vista dell’affidabilità non si discute, ma appunto l’età avanzata fa pendere l’ago della bilancia verso Berardi, anche se sono di parte in questo caso (ride ndr.)».

Juve, Milan o Roma, dove starebbe meglio?

«Lo vedrei più alla Juventus, ma sarebbe un colpo giusto anche per gli altri due club. A Roma c’è un ambiente viscerale con un allenatore di grandi qualità, che lo aiuterebbe ad inserirsi nel contesto, anche se il suo acquisto significherebbe probabilmente la cessione di Zaniolo. Fanno due ruoli diversi, ma credo si pesterebbero i piedi. Anche a Milano starebbe bene, Pioli è un signore e lo stima lui stesso, lo conosce bene essendo passato anche lui dal Sassuolo e ne conserva un buonissimo ricordo. Però se devo scegliere una squadra dico la Juve, sarebbe più centrale in un progetto che ha bisogno di rifondarsi sullo zoccolo duro italiano. Andato via Dybala c’è necessità di un giocatore simile e con Chiesa e Vlahovic formerebbe un signor tridente».

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