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Benatia, incubo Bernabeu anche con l’OM. Lui tuona contro gli arbitri: «È come sette anni fa»
Benatia, incubo Bernabeu anche con l’OM. Lui tuona contro gli arbitri: «È come sette anni fa». Le parole del dirigente del Marsiglia
Una beffa atroce, una sconfitta che brucia e riapre vecchie ferite. La notte di Champions League del Marsiglia al Santiago Bernabéu si è trasformata in un incubo, con una rimonta subita dal Real Madrid che ha lasciato pesanti strascichi polemici. La squadra francese, prima con le parole del suo allenatore Roberto De Zerbi e poi con la rabbia lucida del direttore sportivo Mehdi Benatia, ha manifestato tutto il proprio disappunto per un arbitraggio ritenuto decisivo e ingiusto.
La serata era iniziata nel migliore dei modi per l’OM, passato in vantaggio con un gol dell’ex juventino Timothy Weah e trovatosi poi in superiorità numerica per l’espulsione diretta (decretata con l’ausilio del VAR) di Carvajal. Con la partita in pugno e contro un avversario in dieci uomini, la strada sembrava in discesa. Invece, le Merengues hanno ribaltato il risultato grazie a due calci di rigore, entrambi trasformati da Kylian Mbappé. A scatenare la furia del Marsiglia è stato in particolare il secondo penalty, concesso per un tocco di mano di Facundo Medina, scivolato a terra nel tentativo di contrastare un dribbling di Vinicius.
L’episodio ha innescato un doloroso déjà vu in Mehdi Benatia. L’ex difensore, oggi dirigente, si è rivisto protagonista di un incubo simile a quello vissuto nel 2018 con la maglia della Juventus, quando un rigore fischiato dall’arbitro Oliver per un contatto in area proprio con Carvajal costò l’eliminazione ai bianconeri.
«È un rigore molto difficile da accettare, ma l’ho già vissuto sette anni fa (ndr Juve-Real Madrid). Non sono venuto qui per sette anni, torno e vado via con lo stesso sentimento. Vedo il mio giocatore che tocca la palla, fa un entrata anche giusta sul pallone. E’ vero che ha il braccio lì, ma o glielo tagliamo o diventa difficile da evitare».
Il dirigente marocchino ha poi aggiunto, senza voler alimentare complotti ma lasciando trasparire tutta la sua amarezza: «Se è una casualità o il peso del Bernabeu? Non lo so, non posso fare questo tipo di considerazione. Dico solo che è un rigore molto difficile da accettare per me che sono un difensore. Ha il braccio a terra per la scivolata, non so come può evitare il pallone. Ovviamente mi brucia perdere così, ma non voglio entrare in certe polemiche».
Infine, Benatia ha riassunto la frustrazione di tutta la squadra: «È deludente ritrovarci in undici contro dieci con la partita in mano e vedere che ci sfugge. È anche deludente ricevere un rigore del genere. Non dico che sia inventato, ma mi sembra molto severo. Facundo (Medina, ndr) tocca la palla con il piede e poi con il braccio, ma è nel bel mezzo di un contrasto. Perdere così è frustrante».
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