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Fiorentina, Galli sul momento della Viola: «La salvezza è ancora possibile, ma serve cambiare passo. Sull’arrivo di Paratici…»
Fiorentina, Galli in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ si è soffermato sul momento della squadra di Vanoli analizzando i risultati
Giovanni Galli, per quasi un decennio baluardo della porta della Fiorentina (1977-1986), analizza con la consueta lucidità il momento drammatico dei viola. A 67 anni, l’ex campione del mondo mette in guardia l’ambiente dalle facili illusioni e indica la strada per la salvezza, accogliendo con favore l’arrivo di Fabio Paratici in dirigenza. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport:
IL MOMENTO VIOLA «C’è stata un’illusione collettiva per il 5-1 con l’Udinese ma io sinceramente non mi sono fatto abbindolare perché è stata una gara falsata, nel senso che la Fiorentina è stata brava a sfruttare al massimo ogni episodio. È un paradosso, ma ho notato cose migliori a Parma».
SEGNALI DAL TARDINI «L’ultima mezz’ora non è stata sbagliata perché tutti hanno cercato di dare il proprio contributo. Certo, se Kean e Piccoli sbagliano dei gol facili, ne paghi le conseguenze. Bisogna ripartire da ciò che di buono si è visto al Tardini e serve togliere un po’ di presunzione di dosso a qualcuno, oltre a far presente che si gioca di squadra».
L’INNESTO DI PARATICI «Sono contento dell’arrivo di un uomo di calcio e spero che entri già domani mattina nello spogliatoio perché il 4 gennaio è già fin troppo tardi: con la Cremonese sarà una gara difficile».
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LA SFIDA DEL DIRIGENTE «In passato ha fatto scelte importanti e ha gestito sempre club importanti. Ora anche lui deve calarsi in una realtà diversa, dove l’obiettivo è non retrocedere. Qui non si lotta per la Champions ed è diverso. L’unico consiglio che mi posso permettere di dare è che prenda una strada e che vada dritto per quella. Avanti deciso, stando attento alle curve ma senza sbandare. Deve capire chi è disposto a fare tutto e chi invece ha già mezzo piede fuori dal pullman. E deve essere pure psicologo per individuare chi sta dicendo la verità, chi la sta mascherando e chi pensa al proprio ego».
SPERANZA SALVEZZA «Con i tre punti è ancora tutto aperto. Se fossimo al tempo dei due punti, forse sarebbe impossibile ma ora no».