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2014

Così De Vrij ha infiammato la Lazio

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Lotito cala il poker e la Lazio si riprende il suo futuro. Che vuol dire anche Primavera

LAZIO DE VRIJ PAROLO CALCIOMERCATO – Alla Lazio delusa dalla scorsa stagione serviva proprio questo: qualcuno che le dicesse di averla scelta tra tante. Si è presentato così Stefan De Vrij, difensore centrale olandese prelevato dal Feyenoord per 8.5 milioni di euro, quest’oggi a Formello nella conferenza che lo ha reso noto ai suoi nuovi tifosi.

CHI E’ STEFAN DE VRIJ – Innanzitutto il miglior difensore di Brasile 2014: così lo ha eletto la Fifa preferendolo ad ogni altro collega. Poco male vero? Classe 1992, una (giovane) carriera finora disputata tutta con la casacca del Feyenoord, squadra in cui è cresciuto, ha esordito a soli 17 anni e si è strada facendo definito. Oggi De Vrij – ce lo racconta proprio il Mondiale ed i continui esperimenti tattici di Louis Van Gaal – è un difensore centrale ambivalente che può agire con immutata efficacia sia in una linea difensiva a quattro che in un sistema a tre: nelle sue caratteristiche fisicità ed abilità in marcatura ma anche destrezza palla al piede. “Nel campionato italiano, lo sanno tutti, è possibile diventare un difensore migliore e la Serie A per me è la migliore scelta”, in queste parole pronunciate dall’olandese a margine della sua presentazione c’è tutta la prospettiva di una crescita ad oggi potenzialmente senza confini.

IN COPPIA CON ASTORI – Il progetto (giusto) era proprio questo: prelevare anche il centrale del Cagliari e plasmare una coppia difensiva davvero molto interessante. Non è andata così per la storia oggi a tutti nota – il blitz di Sabatini ed il clamoroso accordo tra Cagliari, Roma e calciatore – e la Lazio è protesa alla ricerca di una soluzione alternativa: la dirigenza biancoceleste sembra volerci provare per Ron Vlaar, connazionale e compagno di reparto di De Vrij nel recente Mondiale, centrale difensivo che proprio nello scenario di Brasile 2014 ha sorpreso tutti invertendo il trend non propriamente entusiasmante innescato nell’ultima esperienza con l’Aston Villa. I due si conoscono e potrebbero già garantire certezze alla nuova creatura di Pioli ma non mancano ulteriori strategie: osservati speciali, come riportato da Lazionews24, Rafa Marquez, Lucas Mendes, Doria, Paletta ed il giovane e promettente colombiano Eder Balanta.

NUOVE AMBIZIONI – A Formello è stato anche il giorno di Marco Parolo, che con Basta, Djordjevic e lo stesso De Vrij va a comporre il poker calato finora da Claudio Lotito nel tentativo di riavvicinare la Lazio alla sua gente. Entusiasmo ritrovato che – a patto di non cedere pezzi grossi – dovrà essere corroborato da due ulteriori operazioni: il difensore già citato e magari un colpo offensivo (anche di prospettiva) che possa far saltare il banco. La Lazio ha ritrovato il suo progetto e lo accompagna ad una precisa ed identificata visione: cavalcare l’onda proveniente dalla Primavera. E dunque valorizzare giovani che due stagioni fa si sono laureati campioni d’Italia e l’anno scorso vincenti della Coppa Italia. Già esploso Keita Baldé, la Lazio aspetta i vari – tra gli altri – Filippini, Pollace, Lombardi, Crecco, Minala, Tounkara. Ne parlò il presidente Lotito dopo il successo ottenuto in Coppa Italia: “La Primavera è il nostro fiore all’occhiello e cinque di loro sono pronti per la prima squadra”. Tra nuovi arrivi e nuove speranze la Roma biancoceleste torna ad accendersi e si riprende il suo futuro.