Leonardo: «Milan? Problemi con uno solo... Inter? Thohir non mi chiamerà» - Calcio News 24
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2014

Leonardo: «Milan? Problemi con uno solo… Inter? Thohir non mi chiamerà»

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Le dichiarazioni del brasiliano sulle sue ex squadre, sulla Serie A e il futuro.

MILAN INTER LEONARDO – Ha raccontato le sue verità ieri Leonardo, che ha riservato una stoccata a Silvio Berlusconi, giudicato frettolosa la gestione degli allenatori del Milan e parlato dell’imminente insediamento di Filippo Inzaghi: «Ultimamente non ho sentito Inzaghi, ma immagino che stia vivendo un momento speciale, simile al mio quando sono stato nominato allenatore del Milan. Lui è uno innamorato del calcio e se riuscirà a trasmettere questa sua dote al gruppo, creerà un ambiente positivo. E’ inevitabile però che debba imparare tanto, che sia obbligato a studiare in fretta molte cose anche a livello tattico. E’ reduce dall’esperienza in Primavera e dovrà adattarsi a una realtà completamente nuova. Gli faccio l’in bocca al lupo e spero che si riveli la soluzione giusta. Seedorf? Non mi aspettavo che la sua avventura finisse così presto dopo il suo arrivo a gennaio al posto di Allegri. All’inizio l’avevo sentito per qualche consiglio, poi stop. Ha avuto poco tempo per lavorare. Non voglio dare opinioni da osservatore esterno perché non conosco bene le cose, ma tutta questa situazione per il Milan è strana. Forse è figlia del fatto che Milan e Inter sono fuori dalla Champions e, siccome per le milanesi non è normale non giocare la Champions, possono esserci più ansia, più instabilità e poca lucidità nel prendere le decisioni. Cambiare tre allenatori in pochi mesi non è da Milan. Berlusconi? Il mio legame con il Milan è durato 14 anni ed è stato bello perché ho ricoperto tutti i ruoli. Ho avuto problemi solo con una persona, non con il Milan. Con tutti gli altri il mio rapporto è stato straordinario. Quella persona però non è il Milan, un club al quale auguro di trovare la sua strada», le parole del brasiliano, riportate dal “Corriere dello Sport”.

I NERAZZURRI – Parole di zucchero, invece, per Massimo Moratti, presidente onorario dell’Inter: «Sono diventato molto morattiano. Lo stimavo da sempre perché l’ho conosciuto nel 1997 e con sua figlia Carlotta abbiamo portato avanti iniziative benefiche. Se sono diventato allenatore dell’Inter il merito è di Moratti perché abbiamo una sintonia pazzesca. Vederlo fuori dall’Inter è davvero strano: lui ha una passione incredibile e la sua famiglia ha fatto la storia di questo club. Lascia un buco pazzesco nel mondo del calcio. Thohir? Non mi ha mai cercato e non penso che mi cercherà adesso».

SERIE A – Ma Leonardo ha parlato anche del campionato conclusosi da poco: «La Juventus è un caso da studiare perché è strano che una formazione che stravince in Italia fatichi così in Europa. Non credo che sia colpa della difesa a tre, ma ritengo piuttosto che il problema sia soprattutto psicologico. In Italia mi piace molto il calcio della Roma e quello della Fiorentina. Garcia l’ho conosciuto al Lilla e non è stato una sorpresa. Mi aspettavo un po’ di più dal Napoli».

FUTURO – Infine, Leonardo ha parlato dei suoi scenari futuri e della voglia di tornare nel mondo del calcio: «Voglio un progetto che mi coinvolga e mi appassioni. In questo momento mi vedo più sul campo come allenatore che dietro una scrivania da dirigente, ma vedremo quello che succederà. Sono aperto a tutte le soluzioni. La mia storia con il Psg è una relazione di complicità eterna. Non dico che tornerò lì subito, ma in futuro non posso neppure escluderlo. Il Mondiale? Il Brasile è favorito, ma occhio a Germania, Argentina e Spagna».