2014
Il Catania programma la pronta risalita in Serie A. Il primo nome è Chrapek
Stasera in un tv locale catanese, l’a.d. Cosentino farà chiarezza sul progetto etneo
Il Catania, dopo otto anni di permanenza, passa la prima domenica lontana dai campi di gioco del campionato italiano più rappresentativo. Una retrocessione che, seppur con qualche speranza di un clamoroso miracolo calcistico, è sembrata quasi annunciata, dopo un torneo giocato con poche luci e senza mai uscire dalla zona calda della classifica.
La società etnea, nonostante una profonda spaccatura tra la dirigenza e la tifoseria, non resta a guardare, meditando già le prime mosse per rendere il passaggio in cadetteria una mera tappa di transizione. La trasmutazione di Pablo Cosentino, da Vice Presidente ad Amministratore Delegato, ha fatto storcere il naso a non pochi addetti ai lavori, così come agli stessi supporter del club dell’Elefante. Non per questo il dirigente argentino è intenzionato a prestare il fianco a facili polemiche sul suo lavoro a Catania, nonché sulla inadeguata politica gestionale.
Se a molti è apparso che non sono state provate tutte le soluzioni per tentare di sollevare le sorti di una stagione fallimentare, è altrettanto palese che Cosentino vuol subito riscattare un campionato in cui molte sono state le colpe e ben pochi gli alibi.
Dopo la conferma di Maurizio Pellegrino sulla panchina del Catania anche per la prossima stagione, manca solo l’ufficialità dell’arrivo ai piedi dell’Etna di Giampiero Ventrone, passato agli onori della cronaca per il suo lavoro come preparatore atletico nella Juventus pluridecorata di Marcello Lippi. Ventrone sostituirà De Bellis, che aveva già lasciato la Sicilia lo scorso mese di aprile per dar spazio al traghettatore Petralia.
In un campionato come quello di Serie B, che vedrà ai nastri di partenza squadre del calibro del Brescia, Pescara, Avellino, Ternana e Siena, del neo promosso Perugia, nonché delle decadute Bologna e Livorno, il Catania dovrà attrezzarsi nel modo opportuno per non rischiare di vanificare tutte le promesse fatte alla fine di questo sciagurato campionato di Serie A.
Per farlo, oltre ad apportare alla rosa messa a disposizione di Pellegrino gli innesti giusti, sarà importante comprendere il futuro di quegli elementi che quest’anno hanno vestito il rossazzurro. Certe le partenze di Andujar (Napoli) e Plasil (Bordeaux), il Catania non potrà contare per il futuro nemmeno sui prossimi svincolati Alvarez, Keko, Legrottaglie (addio al calcio per il “Duca”), così come di Boateng, pronto a rientrare alla base (Milan).
La società etnea sta provando in tutti i modi a trattenere Fabian Rinaudo e, proprio in questi giorni, la dirigenza catanese ha incontrato i massimi dirigenti dello Sporting Lisbona al fine di trovare un accordo con i lusitani per un rinnovo del prestito, dato che il giocatore ha già dato la sua disponibilità. Difficile trattenere Alberto Frison, sebbene il portiere beneficerebbe del passaggio in azzurro di Andujar. Stesso discorso per il terzino Cristiano Biraghi, dato che il giovane ex Cittadella vuole la Serie A, così come per l’argentino Gino Peruzzi, destinato ad un club di prima fascia.
Il Catania dovrà respingere al mittente le avance per molti dei suoi elementi migliori. Su tutti, Gyomber (il difensore slovacco ha ben figurato in Serie A) e Bergessio (nonostante un attacco deficitario, il bomber argentino ha concluso il suo personale “score” con 10 reti. Punti inamovibili, almeno salvo clamorosi dietrofront, saranno Capuano, Rolin, Izco, Almiron, Fedato, Castro, Leto (l’ex Panathinaikos ha rinnovato fino al 2017). Da valutare le posizioni di Spolli (piace al Palermo), Bellusci (non ha mai goduto dei favori della piazza), Monzon (dopo un avvio con il freno a mano tirato, ha alternato buone prestazioni con altrettante negative), Lodi (l’ex Genoa vorrebbe restare, ma dovrebbe ritoccare notevolmente il suo ingaggio per rientrare nei limiti previsti dalla “Salary Cap”), Barrientos (destinazione messicana per il Pitu), così come saranno da valutare i destini dei “prestati” Terracciano, Moretti, Sciacca, Çani, Barisic e Doukara.
Il primo nome nuovo per la stagione del Catania in Serie B si chiama Michal Chrapek, centrocampista polacco di 22 anni, che da tempo è nel giro della Nazionale under 21 e che il club etneo stava seguendo da oltre un anno. Nella scorsa stagione, il ragazzo ha militato tra le fine del Kolejarz Stroze, dove ha totalizzato 30 presenze, con 3 reti. Per l’attacco, occhi puntati sui “soliti nomi” Calaiò, Pavoletti e Cacia. Da escludere un ritorno in rossazzurro di Antenucci, dato che la Ternana farà di tutto per riscattarlo interamente.
Intanto, per fare maggiore chiarezza sul futuro del club etneo, Pablo Cosentino interverrà stasera in una trasmissione sportiva locale catanese, per parlare del nuovo progetto che investirà i rossazzurri a 360 gradi.