Napoli, ricorso per la squalifica: la tattica

De Laurentiis potrà contestare soltanto le responsabilità per il ritardo dell’inizio della gara

NAPOLI – La squalifica per due giornate dello stadio San Paolo è stata per il Napoli una bella batosta, ma tutto sommato attesa dopo i fatti all’Olimpico per la finale di Coppa Italia. Giocare a porte chiuse non è mai bello, ma è anche vero che il presidente azzurro De Laurentiis non si arrende e, come riporta “La Repubblica”, insieme al suo fidato avvocato, Mattia Grassani, ha pronta la strategia per provare almeno a ridurre la squalifica di due giornate a porte chiuse infitta alla società azzurra. 

DIFFICILE, NON IMPOSSIBILE – Di fatto la sentenza del giudice sportivo, si legge, è inattaccabile: il Napoli non può negare che ci siano stati i fischi all’inno, così come non potrà negare ci sia stato il lancio di petardi in campo. Si potrà invece parlare delle ricostruzione dei fatti che ha portao al fischio di inizio ritardato della partita, perchè su quello ci sono ancora parecchie discrepanze. Possibile la riduzione della squalifica da una a due giornate se il Napoli dimostrerà di non esserne del tutto responsabile.