2013
Italia, Abete: «Presto incontrerò Prandelli. Stranieri? Noi miracoli non ne possiamo fare»
Il presidente della FIGC ha parlato di diverse tematiche, da Prandelli a Balotelli passando per il problema stranieri
ITALIA ABETE MONDIALE 2014 – La qualificazione a Brasile 2014 è ad un passo, ma Giancarlo Abete, presidente della FIGC, preferisce non sbilanciarsi: «Dobbiamo ancora strappare il pass – ha dichiarato Abete a ‘Radio Anch’io Sport’ – e, come abbiamo visto contro la Bulgaria, partite facili non esistono. In tutto il girone abbiamo mantenuto un’ottima continuità e domani abbiamo un’ottima occasione da sfruttare. Ritiro già scelto? No, anche per questioni di scaramznia. Ma abbiamo diverse opzioni in ballo».
BALOTELLI – Il presidente della FIGC ha chiarito anche l’ultimo caso Balotelli, che avrebbe saltato un incontro con il ministro Kyenge: «Ci tengo a chiarire che non si trattava di una convocazione, ma solo di una delegazione. Il ct Prandelli, il capitano Buffon e altri giocatori hanno fatto visita al ministro, Balotelli non c’era: penso che alla Kyenge avrebbe fatto piacere un incontro con Supermario».
JUVENTUS STADIUM – Stuzzicato sulla ‘prima’ allo Juventus Stadium e sulle polemiche con Agnelli, il dirigente azzurro ha gettato acqua sul fuoco: «Distensione? Direi di no, nel senso che non c’è ragione di parlare di questo. Può capitare una situazione di problematica legata alla dialettica con la singola società, ma la Federazione deve saper guardare oltre, portando la Nazionale in una città importante come Torino. Anche Agnelli è stato in prima linea per appoggiare la decisione».
PRANDELLI LIBRO APERTO – Per quanto riguarda Prandelli, Abete ha voluto chiarire: «Anzitutto dobbiamo qualificarci, e speriamo di farlo domani. Una volta ottenuto il pass per Brasile 2014, allora avrò modo di incontrare Prandelli per discutere del futuro. Con noi c’è un ottimo rapporto, basato sulla trasparenza, e non escludo che il nostro matrimonio possa continuare: diciamo che è ancora un libro aperto. L’unico problema potrebbe essere la volontà del nostro Ct di confrontarsi con un lavoro quotidiano, ma questo non dipende da noi».
PROBLEMA STRANIERI – Parlando dell’Under 21, il numero uno della federazione italiana ha rimarcato il problema legato ai troppi stranieri: «Credo sia lampante, e questo dato nell’ultimo anno si è impennato. Per quanto riguarda l’Under 21, il processo sta pian piano ripartendo. Di Biago conosce benissimo i suoi ragazzi e sono sicuro che farà bene, ccoadiuvato dal nostro responsabile del settore giovanile, Arrigo Sacchi, il quale è un vero e proprio maestro di calcio. Gli stranieri sono in aumento e la sceltà delle società, pur legittima, non ci agevola. Studiamo diverse soluzioni ma miracoli non possiamo farne».