Come cambia la Juve: la grande sfida di Conte - Calcio News 24
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2013

Come cambia la Juve: la grande sfida di Conte

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Dove non sono arrivati i suoi predecessori… Conte ci prova e può contare su una squadra senza limiti

Due scudetti consecutivi sotto la gestione Conte ed una squadra allo stesso tempo solida ed esplosiva: cosa c’è da cambiare in questa Juventus? Apparentemente nulla, ma sono proprio quelli come Conte invece ad insegnare a tutti di non avvitarsi sui propri successi e correre sulla strada del progresso. Di un miglioramento continuo che quest’anno vuol dire…

GLI OBIETTIVI – … vuole dire riconferma sul panorama nazionale ed affermazione sul palcoscenico internazionale. Due target altrettanto ambiziosi e complessi: alla Juve di Lippi come a quella di Trapattoni era sfuggito il terzo scudetto consecutivo nonostante – come nella stagione appena iniziata – la squadra recitasse il ruolo di protagonista. E non è di minor conto l’inseguimento ai primi quattro posti della prossima Champions League: centrare almeno le semifinali – unica via per migliorare il risultato dell’ultima edizione quando la Juventus fu eliminata proprio da quel Bayern poi vincitore della coppa – è roba forte non tanto per il valore dei bianconeri quanto per il livello delle concorrenti. La squadra di Conte può vantare interpreti di valore assoluto, pedine di consolidata esperienza internazionale e quel rodaggio che si deve riconoscere ad un gruppo che ha già vinto: il problema risiede altrove, ossia nella forza complessiva di realtà quali Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Barcellona e Real Madrid su tutte che – seguendo modelli diversi, i più virtuosi sono quelli tedeschi ed in particolare della squadra di Klopp – sembrano avere qualcosa in più.

IL CAMPIONE TANTO ATTESO – L’uomo in grado di alterare gli equilibri e dunque di aggiungere talento, imprevedibilità e gol alla già rodata macchina bianconera: il prescelto è Carlos Tevez – ottima in termini economici l’operazione che ha portato l’attaccante argentino in quel di Torino – e stando alle prime uscite ufficiali della vecchia signora i segnali sono assolutamente incoraggianti. L’Apache è chiamato a far saltare il banco ed ha i numeri per farlo: Conte ha puntato fortemente sulla sua voglia di rivalsa dopo stagioni in chiaroscuro con la maglia del Manchester City, dove i cali di rendimento erano dovuti più che altro a questioni extra-campo. L’attaccante sudamericano sa di non poter sbagliare e che probabilmente si tratta dell’ultima grande occasione a disposizione per arricchire la carriera di quel riconoscimento – anche sotto il profilo individuale in termini di rilevanza nelle vittorie del club d’appartenenza – spesso sfiorato ma mai del tutto arrivato.

ALTA TENSIONE – Si anticipava in precedenza della difficoltà di confermarsi ad altissimi livelli per tre stagioni consecutive: il martello Conte in tal senso è una garanzia. Il livello di attenzione del gruppo resta elevatissimo proprio perché è su tale circostanza che, più delle altre, si sono eretti i successi della Juventus nelle ultime due stagioni. Il tecnico in tal senso sarà chiamato alla definitiva consacrazione: è la grande sfida di Conte quella di fare meglio dei suoi sacri predecessori e alla squadra dunque non saranno permessi cali di tensione dovuti alla sottovalutazione di alcuni impegni. Troppo forti e le vinciamo tutte? Neanche per sbaglio. Non per Antonio Conte. Che è cosciente della circostanza per la quale anche la concorrenza interna abbia raggiunto un livello di competitività maggiore e che ci sia da guardarsi le spalle più di quanto accaduto in passato. Juve davanti a tutti ma attenzione insomma: è un ruolo che le spetta oggi ma che va conquistato domani.