2013
Genoa, la quantità non è sinonimo di qualità: buon mercato, ma che rivoluzione!
Buoni gli acquisti ma non è sempre un bene cambiare tanto: sufficienza piena ma bisogna restare cauti
GENOA PAGELLONE CALCIOMERCATO – Il presidente Enrico Preziosi non smentisce le attese e sulla falsa riga delle ultime stagioni il Genoa è protagonista del mercato per le tante operazioni, sia in entrata che in uscita. Già la scelta di Fabio Liverani come tecnico, allenatore delle giovanili rossoblu e alla sua prima esperienza con un club professionistico, aveva anticipato il mercato rivoluzionario che da lì a poco avrebbe condotto la società del Grifone. Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio quello che è stato il mercato estivo del Genoa.
UN FILM GIA’ VISTO – Se si pensa allo scorso campionato e alla salvezza raggiunta in extremis, è facile credere che un massiccio intervento in fase di mercato potesse essere la soluzione migliore per voltare pagina. Tra prestiti terminati, comproprietà risolte e nuovi acquisti, alla corte di Liverani sono arrivati infatti più di dieci volti nuovi e circa il doppio hanno invece lasciato la Liguria. I dubbi nascono nel momento in cui si lancia un occhio al recente passato: l’andamento non è tanto diverso da quello degli scorsi anni e il mercato rivoluzionario più che una necessità è diventato ormai il marchio di fabbrica della società di Preziosi.
GLI ACQUISTI – Nonostante il mercato abbia preso quota negli ultimissimi minuti, sul fronte acquisti il Genoa ha dato il meglio di se optando per un mix di esperienza e qualità. Tra gli altri, l’acquisto di Lodi è sicuramente un vero e proprio colpo per la mediana, visto anche il forte interesse di tanti altri club importanti pronti ad acquistare l’ex Catania. Da tenere d’occhio anche l’altro ex etneo Marchese che però sarà a disposizione di Liverani solo da ottobre vista la squalifica da scontare. Non sono mancati inoltre gli arrivi di veterani che di Serie A ne hanno masticata: da Gamberini a Bizzarri passando per Antonini e Matuzalem acquistato a titolo definitivo dalla Lazio. Ad essi si aggiungono le consuete scommesse rappresentate da Vrsaljko, Centurion e Feftatzidis, tre giovani di prospettiva che potranno dire la loro nel corso della stagione.
LE CESSIONI – Gente che arriva e gente che parte, discorso ormai inevitabile. Per i tanti acquisti fatti, anche le cessioni non potevano che essere consistenti. Granqvist, Floro Flores, Immobile, Moretti e chi più ne ha più ne metta. Tanti gli esuberi mandati via, soprattutto in prestito, che hanno lasciato posto ai nuovi arrivi. Ma, paradossalmente, la (probabile) cessione più importante è quella che alla fine non è andata in porto: Alberto Gilardino, corteggiato dalla Juventus e protagonista del valzer di attaccanti insieme a Quagliarella e l’ex Borriello, ritornato dal prestito al Bologna è rimasto alla fine con il Grifone e sarà pronto a dare il peso offensivo di cui ha bisogno il Genoa.
VOTO 6,5 – Nel complesso il Genoa ha condotto un mercato importante con acquisti prospettici ed altri già pronti per la massima serie. L’aver trattenuto gente come Gilardino, Kucka e Antonelli nonostante le tante richieste, dimostra la voglia di far bene della società che vuole rialzarsi dopo gli ultimi anni passati nell’anonimato. Il voto, però, è inevitabilmente condizionato dall’esperienza degli ultimi anni: nonostante le buone operazioni condotte, la squadra riuscirà ad amalgamarsi nel minor tempo possibile per raggiungere gli obiettivi prefissati? L’inizio di campionato non è di certo confortante, ma un pò di tempo potrebbe essere utile per vedere il nuovo e vero Genoa di Liverani.