Fiorentina, Montella: «Juventus più forte, lo scudetto...» - Calcio News 24
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2013

Fiorentina, Montella: «Juventus più forte, lo scudetto…»

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FIORENTINA MONTELLA JUVENTUS TEVEZ NAPOLI HAMSIK – Vincenzo Montella ha provato a stilare una griglia per la conquista dello scudetto, piazzando sempre la Juventus in testa al listone, di ciu fa parte anche la sua Fiorentina. Il tecnico della formazione viola, intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport, ha ammesso di aver sperato in un calo da appagamento della nuova Juventus, cosa che non sembra essere avvenuta: «Speravamo tutti che subentrasse una certa dose di appagamento, ma hanno dimostrato con l’interpretazione delle gare che la mentalità vincente non va mai in stand by. Hanno poi una rosa importante su cui poter contare. Tevez rappresenta il giocatore modello per ogni allenatore. Ha talmente tanta rabbia agonistica addosso che gli stimoli uno come lui non deve trovarli mai, li ha dentro di sé. Conte esempio per i giovani allenatori? Forse sì, anche se per essere un manager vero dovrebbe essere messo al corrente dei conti da far tornare sul piano economico e vedo che invece qualche volta si… arrabbia.»

NOVITA’ NAPOLIMontella è apparso favorevolmente sorpreso dall’esordio col botto del Napoli, per il quale sembrava che Benitez avesse bisogno di tempo per amalgamare gli ingredienti a propria disposizione: «Hanno puntato su un allenatore moderno, Benitez, e la squadra ha imparato subito ad esprimere un buon calcio. Su chi punto? Su una garanzia, Higuain. Hamsik? È l’elemento che garantisce il sistema di gioco. E’ geneticamente perfetto e tecnicamente molto forte, è il giocatore che bisognerebbe sempre avere in squadra, il giocatore ideale.»

IL MILAN DI ALLEGRI – Non si poteva parlare di Milan con Montella, dopo la sfida, dentro e fuori dal campo, ingaggiata dalla Fiorentina nella passata stagione: «Allegri è di sicuro uno degli allenatori da cui mi piace prendere spunto. Risponde sul campo con grande serenità alle difficoltà che spesso si trova dover gestire. È un esempio. Balotelli? A me dà sempre la sensazione di giocare col freno a mano tirato, che possa fare di più. Ma spesso riesce ad essere decisivo, ha solo bisogno di maggiore continuità. Kakà? Un colpo nostalgico.»

LA MIA FIORENTINAMontella non poteva non parlare anche della sua Fiorentina, facendo capire da dove è iniziata la rivoluzione, che ha portato a risultati importanti sin dall’inizio: «Abbiamo iniziato dai dettami della società. Prima è stata costruita una squadra in grado di garantire bel gioco e divertimento. Quest’anno abbiamo… ultimato il lavoro andando a cercare elementi meno funzionali all’idea di partenza ma necessari per il salto di qualità. Scommesse in ballo con Gomez? Nessuna, anzi che si sbrighi a superarmi. Anche se, a mettere in relazione il numero di minuti giocati con le reti fatte, Mario di strada ne deve ancora fare tanta (ride, ndr). Il suo difetto? È troppo generoso. Pazzesco ma vero. A Genova, io sul 3-0 non sarei andato a cercare il compagno in area, fosse solo perché era impossibile scovarne uno libero da marcatura.»