2013
Il mercato dellInter: investimenti per il futuro ma Mazzarri li vuole pronti!
Un 6 nel complesso al calciomercato nerazzurro: spese alte ma poco mirate alle esigenze del tecnico
CALCIOMERCATO INTER PAGELLE – La sessione estiva di calciomercato è ufficialmente terminata ed ora sarà soltanto il campo a parlare: unico giudice sovrano, segue un’analisi inerente alle operazioni di casa Inter: il neoallenatore Walter Mazzarri ha a disposizione un organico competitivo? Scopriamolo insieme.
ANDAMENTO GENERALE DEL MERCATO – Sarà una sorpresa per i più, ma è proprio l’Inter la squadra ad aver chiuso il bilancio con il passivo più importante: 22.300.000 € il saldo negativo, pesa in tal senso anche il riscatto dell’operazione Silvestre, poi girato in prestito oneroso ai cugini rossoneri. Le operazioni degne di rilievo sono quelle che hanno ringiovanito l’organico nerazzurro, mettendo a disposizione di Mazzarri giovani promettenti quali Taider, Belfodil ed Icardi. Un allenatore che paradossalmente, stando almeno alle sue esperienze passate, non predilige lavorare con profili di calciatori in fase di formazione ma piuttosto con interpreti già costituiti. Ad ogni modo le prime uscite ufficiali parlano di una buona ricerca dell’equilibrio tra certezze consolidate ed inserimento – tuttora difficoltoso – delle nuove leve.
IL MIGLIOR ACQUISTO – Hugo Campagnaro. Non fosse altro perché è l’uomo fidato di Walter Mazzarri e per la portata dell’operazione, prelevato a parametro zero da quel Napoli che oggi sembra vivere di ambizioni maggiori rispetto a quelle nerazzurre. E’ lui la pedina chiamata a normalizzare una retroguardia che nella passata stagione ha lasciato parlare negativamente di sé: ben 57 le reti al passivo, se c’è certezza di un dato è proprio della non ripetizione di questo. La forza delle squadre del tecnico toscano si basa proprio su equilibrio e compattezza generale, l’inversione di tendenza sembra già arrivata.
COSA SI POTEVA FARE DI PIU’ – Tanto. Almeno per le necessità della classica squadra mazzarriana: un centrocampista d’interdizione ed allo stesso tempo dinamico – Nainggolan il profilo ideale e senza successo inseguito – oltre ad almeno un laterale in grado di abbinare fase di non possesso a spinta sulla corsia. In tal senso Mazzarri è chiamato a fare i miracoli e non è detto non ci riesca: Jonathan appare un giocatore rigenerato, sono attese ulteriori conferme contro avversari di più riconosciuto spessore ma i segnali sono positivi, mentre Nagatomo è già un fattore della nuova Inter con le sue due reti nelle prime due sfide di campionato. In quel di centrocampo si attende di comprendere l’evoluzione fisica ed atletica di Mateo Kovacic: poco da obiettare su talento e visione di gioco, qualche punto interrogativo sulla tenuta e dunque sulla potenziale continuità di rendimento.
IL VOTO – 6. Sufficienza stiracchiata, non per il mancato impegno o la disponibilità di fondi: come anticipato in apertura spetta proprio all’Inter il saldo di bilancio più pesante. I fondi sono però stati investiti su potenziali talenti chiamati a ringiovanire l’organico nonché a rappresentare valori aggiunti già nel presente: stando alle prime uscite di campionato, Taider, Icardi e Belfodil fanno panchina con Mazzarri che predilige l’usato sicuro. Un mercato dunque non propriamente indirizzato alle esigenze dell’allenatore. Addirittura un cambio di modulo rispetto all’impronta base dell’ex tecnico del Napoli: in campo un solo attaccante di ruolo, ancora acerbi i ragazzi e si attende il pieno recupero di un tale Diego Milito. Mazzarri dunque sta compiendo miracoli con chi già era in rosa: detto degli esterni, è Ricky Alvarez l’emblema della (potenziale) rinascita nerazzurra.