Juventus, Conte: «Le rivali sono più forti, Tevez e Llorente...» - Calcio News 24
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2013

Juventus, Conte: «Le rivali sono più forti, Tevez e Llorente…»

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conte antonio esulta (braccia al cielo) ifa

JUVENTUS CONTE – Un Antonio Conte a tutto campo, quello che ha rilasciato un’intervista per l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. L’allenatore della Juventus ha svariato su più fronti, evidenziando innanzitutto la maggiore forza delle rivali per lo scudetto dei bianconeri, come la Fiorentina e il Napoli, ma facendo anche capire quali sono i punti di forza della sua Juventus, nella corsa a quello che potrebbe essere il terzo tricolore consecutivo per la Vecchia Signora:

GIUDIZIO SULLE RIVALI – «Stanno cambiando i valori delle squadre, si stanno potenziando le nostre rivali. Sarà un campionato molto aperto. Juve, Milan e Inter per tradizione e storia devono avere l’ambizione di provare a vincere. Il Napoli ha speso 75-80 milioni e si è rinforzato con Benitez che è un grandissimo allenatore e ha vinto tutto. La Fiorentina ha legittime ambizioni di primato: non ha solo Gomez ma anche Rossi, che qualcuno forse sottovaluta. La Lazio ha ampliato l’organico ed è tosta, quadrata tatticamente. La Roma, infine, proverà a investire bene i soldi ricavati da Marquinhos: a proposito, complimenti. È stata una grande operazione.»

TEVEZ E LLORENTE – «Com’è Tevez? Straordinario. Un grande professionista, una persona splendida e disponibile. Lavora in modo eccezionale, adesso ovviamente ha le gambe imballate. E Llorente? Un atleta modello. Ha la mentalità giusta, è un piacere vederlo mentre si allena.»

NESSUNA CRISI – «Non c’è stata nessuna crisi. Tra me e Andrea Agnelli c’è un rapporto limpido fatto anche di confronti onesti e leali per il bene della Juve. Noi vogliamo crescere, che non significa vincere: l’Inter vinse il triplete ma non costruì nulla in quella stagione. Io sono sicuro che in questa stagione continueremo a crescere. Stiamo raggiungendo anche un equilibrio economico importante che in futuro ci consentirà di aprire il portafogli: adesso questa disponibilità non c’è, noi continuiamo a spendere meno dei nostri avversari.»

TATTICA CHE VINCE… – «I principi di gioco sono immutabili: possesso, alta intensità, coralità di manovra, organizzazione, aggressività ed equilibrio. Poi i moduli possono cambiare. Ma il 3-5-2 è il vestito adatto per questa squadra, esalta le caratteristiche dei giocatori. Ed è un luogo comune dire che con la difesa a tre non si può vincere in Europa. Per il 4-3-3, comunque, mi mancano delle pedine sulle fasce. In ogni caso, a prescindere dai moduli, l’organizzazione può aiutare a colmare le lacune.»

FACCE NUOVE PER L’ANNO ZERO – «Altri acquisti? Vedremo. Ho parlato con la società, ma non vi dico cosa ho detto. So che sono necessarie le uscite per fare le entrate: il sacrificio di Giaccherini mi è costato tanto, per adesso non abbiamo venduto altri giocatori ma sappiamo come muoverci. Questo è il nostro anno zero. Sarà il più difficile in assoluto. Finora abbiamo vinto due scudetti rimettendo i conti a posto: un lavoro grandissimo. Presto anche noi potremo spendere. Però è giusto sottolineare certe cose. Da quando ci sono io il gap tra entrate e uscite è stato molto contenuto. L’anno del primo scudetto otto titolari arrivavano da due settimi posti. Vidal fu pagato 9 milioni, la stessa estate Inler fu pagato 18 milioni dal Napoli. Non mi piace sentire fesserie di chi afferma che spendiamo tanto.»