2013
Eranio: «Sposterei El Shaarawy a centrocampo»
L’allenatore della Primavera del Genoa ha parlato della prossima stagione e della sua chance al Genoa.
GENOA EL SHAARAWY ERANIO – Dopo l’esperienza da ragazzo nelle giovanili del Genoa, Stefano Eranio è tornato, ma nella veste di allenatore della Primavera: «Quando un mese fa mi hanno chiesto di tornare al Genoa ho accettato con grande piacere. Spero di proseguire il lavoro di Luca Chiappino che ha portato tanti giocatori promettenti in prima squadra e infatti alcuni di loro hanno svolto il ritiro in Austria con Liverani», ha dichiarato l’ex calciatore ai microfoni di “Tuttosport”, dove ha parlato del prossimo campionato: «Vedo la Juventus favorita per il terzo scudetto. È una risposta quasi scontata dopo le vittorie nelle ultime due stagioni e dopo la campagna acquisti di quest’anno. Poi subito dopo c’è il Napoli che si è rinforzato pur vendendo Cavani, dietro ci sono le milanesi ma anche la Fiorentina, che ha costruito una squadra importante. Giovani? Considerato anche il suo passato nel settore giovanile del Genoa punto su El Shaarawy che all’inizio dello scorso anno ha fatto vedere tutte le sue qualità trascinando la squadra in un momento di grande difficoltà. Poi si è un po’ perso anche perché forse gli è venuta a mancare la fiducia dell’ambiente e ogni cosa che faceva sembrava non andare più bene. Credo che questo l’abbia condizionato nella fase finale della stagione, senza contare che, analizzando anche le sue caratteristiche, penso che sia più adatto a ricoprire un ruolo a centrocampo che quello di punta esterna. Ad ogni modo questo potrebbe essere l’anno della sua consacrazione».
Eranio ha poi parlato del suo modo di allenare e di un possibile salto in prima squadra: «Mi piace insegnare, spiegare ma anche far vedere, mimare. Vorrei trasmettere quello che ho imparato da giocatore e ottenere il massimo. Sarò come un padre ma pretenderò rispetto. Non mi sono ancora confrontato con Liverani ma penso che con la prima squadra sia importante avere la massima collaborazione e mi metto a disposizione del tecnico e della società che mi ha voluto. Con la prima squadra quest’anno vorrei lavorare in sintonia. Quello che spero per la mia carriera di allenatore è invece di ottenere il massimo, come è normale che sia. E ai giocatori far vivere la piazza come so viverla io».