Capello: «Il Brasile ha battuto la Spagna grazie alla lezione dell’Italia» - Calcio News 24
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2013

Capello: «Il Brasile ha battuto la Spagna grazie alla lezione dell’Italia»

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Il ct della Russia ha reso merito al gruppo di Prandelli, parlando della Confederations Cup.

RUSSIA BRASILE ITALIA CAPELLO – Non è ancora appagato Fabio Capello, che dopo aver vinto tutto alla guida di Milan, Real Madrid, Roma e Juventus (in quest’ultimo caso il titolo è stato revocato), vuole condurre la Russia ai Mondiali 2014 in Brasile. Intervistato dal sito ufficiale della “FIFA”, il commissario tecnico ha parlato della Confederations Cup: «Per me il Brasile era favorito, dovendo giocare in casa, ma hanno battuto una grande squadra. La cosa più interessante è stata vedere come hanno vinto la sfida a centrocampo, hanno impedito agli spagnoli la gestione della palla. Penso che anche l’Italia abbia dimostrato che possono essere battuti, giocando con tre difensori, chiudendo gli spazi a centrocampo, combattendo duramente ed evitando i lanci lunghi. Ecco perché La Roja ha sofferto e questo ha permesso a Scolari di preparare bene la partita. C’è da dire, però, che la Spagna ha avuto un giorno in meno di riposo e ha giocato fino ai rigori contro l’Italia. D’altro canto il Brasile ha giocatori pericolosi, che a centrocampo giocano bene la palla. Poi ci sono Neymar e Oscar, insomma è una squadra difficile da battere».

Capello ha poi parlato di tattica e dell’esperienza sulla panchina del Real Madrid: «Nel gioco moderno è assurdo parlare ancora di schemi, di 4-3-3 e 4-4-2, perché ora si gioca con il 9-1. Hai nove giocatori che difendono e che attaccano. E’ importante disporre di un blocco di giocatori anche in fase offensiva, che siano compatti. Non si può occupare uno spazio di 40-50 metri, ma tutti devono giocare in uno spazio di 20-30 metri. Al Real Madrid abbiamo giocato con Raul, Suker, Mijatovic in attacco e Victor, Redondo e Seedorf a centrocampo: vi sembra una formazione difensiva questa? Una volta ho giocato con van Nistelrooy e Ronaldo insieme e abbiamo perso tre partite su cinque. Alla fine abbiamo vinto il titolo mettendo meno giocatori in attacco. Abbiamo avuto Beckham sulla destra, Ronaldo e Van Nistelrooy in attacco con Raul, ma non abbiamo vinto (ride). C’era un sacco di talento, ma non siamo riusciti a metterlo tutti in campo».