2013
Sassuolo, Acerbi: «Tumore? Ora voglio spaccare il mondo»
La grinta del difensore, che ha raccontato il suo dramma e la volontà di far sua la battaglia contro il tumore.
SASSUOLO ACERBI – Tutti facciamo il tifo per Francesco Acerbi, non solo il Sassuolo, che attraverso i test clinici effettuati durante le visite mediche ha evidenziato un tumore all’apparato urogenitale. Una grande paura per il difensore, che è stato avvisato dal responsabile sanitario del Sassuolo, il dotto Pecci. «Sono stati attimi tremendi. La prima reazione è stata quella di isolarmi, ho preso la bici e ho fatto un giro per distrarmi. Ero da una settimana in ritiro e l’impatto era stato eccellente. Allenamenti tiratissimi in un ambiente ideale per ritrovarmi dopo un anno turbolento. Per fortuna ho reagito bene. Al rientro ho subito chiamato Valeria, la mia fidanzata, e il mio agente Andrea Cattoli. Ho affidato a loro i miei timori e l’indomani mi hanno seguito a Milano per l’ecografia decisiva al San Raffaele. In quei momenti la loro vicinanza è stata fondamentale. Grazie all’intervento del presidente Squinzi tutto è stato organizzato in tempi brevissimi: mercoledì intorno a mezzogiorno sono stato operato e in 36 ore sono stato dimesso», ha dichiarato Acerbi, che si è sfogato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
L’ex difensore del Milan, che ha chiuso la scorsa stagione al Chievo Verona, ha poi proseguito il racconto delle sue sensazioni: «Quando varchi la soglia dell’ospedale ti rendi conto a cosa stai andando incontro. Le premure dei medici non mascherano le sofferenze di chi ti è intorno e le paure si ingigantiscono. L’asportazione di un testicolo comporta non pochi dolori nella fase postoperatoria: non è una passeggiata. I dolori cominciano a passare. Riesco a camminare bene e sono venuto in Romagna per distrarmi in compagnia di Valeria. Soprattutto a cose fatte ho avvisato mamma Silvia: dopo la perdita di mio padre nel marzo 2012, non volevo darle nuove preoccupazioni prima dell’intervento. Se tutto procede bene entro una settimana posso tornare a correre. Intanto ho avuto tante attestazioni di affetto e ringrazio tutti. Soprattutto i miei compagni e mister Di Francesco. Domani mi aspettano a Reggio Emilia per il Trofeo Tim, sarà un piacere rivederli dopo quest’incubo».
L’atleta ha poi spiegato la scelta di rendere pubblico il suo problema: «Confrontandomi con i medici ho capito la fortuna che ho avuto. Avevo fatto gli stessi test a febbraio e non era emerso nulla. La nuova verifica ha permesso, così, di scoprire il tumore all’inizio. Non finirò mai di ringraziare i dottori che mi hanno salvato la vita, ma ora mi sembra doveroso mandare un messaggio positivo. Consiglio a tutti i miei coetanei di fare dei controlli almeno una volta all’anno. La prevenzione è fondamentale e d’ora in avanti mi impegnerò per diffondere questo messaggio».
Infine, Acerbi è ritornato sull’esperienza al Milan, mostrandosi grintoso in vista della prossima stagione: «Non cerco alibi. Dopo la morte di mio padre avevo una spinta interiore che mi pose all’attenzione del Milan. Poi non tutto è andato per il verso giusto ma da questa esperienza ho capito una volta di più dove voglio arrivare e so che devo fare le cose per bene. Ho voglia di spaccare il mondo. Proprio in questi giorni mi sto rendendo conto che nella sfortuna mi è andata bene. Perciò abituatevi a vedere un Acerbi grintoso in campo ma sempre con il sorriso sulle labbra nella vita di tutti i giorni. Sto vivendo con serenità anche questa tappa difficile: spero di conservarla a lungo».