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2012

7° giornata, l?analisi: l?Inter c?è e affonda il Milan! Vola il Napoli, la Juve non scappa

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MILAN-INTER – Una partita difficile da analizzare perché troppo figlia di episodi che hanno nettamente condizionato il corso della gara. Discussi o meno, discutibili o meno, l’evento certo è dato dalla difficoltà del Milan di trovare il gol. Una volta in superiorità numerica era lecito attendersi quantomeno un pareggio, ma la squadra di Allegri ha palesato tutti i limiti di cui si è già ampiamente dibattuto: la difficoltà di trovare soluzioni alternative alla partenza di Ibra, un catalizzatore di gioco che alternava finalizzazione a lavoro di fisico per agevolare l’inserimento dei centrocampisti. Milan in affanno – ora anche in classifica – a fronte di un’Inter che si rilancia prepotentemente verso la lotta per i primissimi posti del campionato; del resto si è detto, l’organico c’è ed è di livello, sta al tecnico gestirlo al meglio e valorizzarlo al punto tale da rivelarsi una candidata credibile quale anti-Juventus.

GRANDE PROVA DEL NAPOLI CHE TIENE IL PASSO DELLA JUVE – Il Napoli non ha due squadre, circostanza emersa con irruenza nella terribile trasferta di Eindhoven. Gode però di 14 risorse ben collaudate negli anni dal lavoro di Mazzarri in grado di disputare un campionato che probabilmente va oltre il reale valore dell’organico. Sta tutto nell’esame di maturità che, per intenderci, fallì due anni fa contro il Milan in campionato e l’anno scorso prima a Londra in Champions e poi a Bologna in campionato. E’ l’anno dello scatto? La vittoria sull’Udinese era tutt’altro che scontata, gli esami dietro l’angolo possono già rivelarsi decisivi in tal verso. Ad esempio contro l’altra capolista del torneo: la Juventus soffre a Siena e non offre una delle sue migliori prestazioni, non sfoggia il calcio oramai solitamente praticato ma vince comunque. E il dato impressionante è che, da quando è allenata da Conte, non ha ancora trovato sconfitta in campionato. Qualcuno potrà dimostrarsi all’altezza? Difficile dirlo ora: la certezza sta nel fatto che il ruolo di protagonista e favorita assoluta spetta giocoforza alla corazzata bianconera.

LE ROMANE: LA LAZIO VOLA, PRIMO SUCCESSO CASALINGO PER LA ROMA – Per tanti versi la sorpresa di questo avvio di stagione è proprio la Lazio. Ok, organico collaudato, ma era da verificare l’adattabilità del nuovo allenatore Vladimir Petkovic alle difficoltà del campionato italiano. E la Lazio è una squadra che gioca un ottimo calcio, risalta i suoi campioni e sa reagire alle difficoltà e ai passi falsi. Come accaduto a Pescara: difesa abruzzese imbarazzante, ma i biancocelesti hanno dimostrato la propria forza chiudendo ampiamente la partita nella prima frazione di gioco, limitandosi poi a controllare senza infierire. Molto meno lineare il cammino finora in casa giallorossa: la Roma ritrova i tre punti all’Olimpico contro l’Atalanta pur disputando un primo tempo debole. Male i movimenti della difesa, male la tenuta del centrocampo, attacco slegato dal resto della squadra: poi l’episodio favorevole grazie ad un’invenzione di Totti con i bergamaschi incapaci di reagire e sofferenti per le innumerevoli occasioni sprecate sul risultato di 0-0. Zeman insomma ha tanto da lavorare.

LE ALTRE: LA FIORENTINA RITROVA I TRE PUNTI, PRIMA VITTORIA PER IL CAGLIARI – In casa viola iniziava ad insinuarsi il dubbio: bel gioco ok, ma le vittorie? Il problema finalizzativo è risolto dal solito Jovetic, che ridà giustizia ad una classifica prima d’ora deprimente in relazione al livello di calcio mostrato. Male il Bologna. Il Torino soffre di evidenti discontinuità, ne approfitta il Cagliari che, dopo l’avvicendamento in panchina, porta a casa la prima vittoria di una stagione inevitabilmente complessa. Un convincente Catania passeggia sul Parma, che per certi versi può essere inclusa tra le delusioni di questo avvio di stagione. Un pareggio che poco serve a Genoa e Palermo, ma frutto di una partita disputata ad alti ritmi e dominata un tempo per parte. L’esordio di Corini sulla panchina del suo Chievo è vincente: una favola per il neotecnico veronese che si apre nel migliore dei modi, una pagina invece poco felice per una Sampdoria alla seconda sconfitta consecutiva. La solita partenza sprint di Ferrara – con seguente calo – o i blucerchiati sono una realtà all’altezza della propria classifica? Tanto dirà il prossimo mese di campionato.