Pescara, Sebastiani: "Non dobbiamo esaltarci" - Calcio News 24
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2012

Pescara, Sebastiani: “Non dobbiamo esaltarci”

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PESCARA SEBASTIANI – Daniele Sebastiani invita l’ambiente di Pescara a mantenere lo spirito giusto, dopo i sette punti raccolti durante la scorsa settimana. Il patron della formazione abruzzese, intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport, ha anche parlato benissimo del suo tecnico Giovanni Stroppa e di alcuni dei giovani talenti pescati in giro per il mondo: “Non ci siamo depressi quando le cose andavano male, non dobbiamo esaltarci adesso che vanno bene. Se mi piace il rischio? Il rischio non c’entra nulla. Noi siamo una piccola società e non possiamo affidarci a un allenatore da due milioni di euro allanno. A Stroppa avevamo pensato anche lo scorso anno. Come nascono queste scelte? Quello che si fa sui calciatori, lo facciamo sui tecnici: persone competenti li seguono, valutano i metodi di lavoro. A quel punto si decide. Certo, poi è sempre il campo il giudice ultimo. Però, poche volte abbiamo sbagliato proprio perché abbiamo scelto sulla base di dati concreti e non ci siamo fatti affascinare dal nome. Ripeto, Stroppa ci piaceva sin da quando allenava le giovanili del Milan. Ho temuto il peggio dopo le prime tre partite? No, ho avuto sempre fiducia, anche quando perdevamo. A parte Torino dove non siamo proprio andati in campo, nella gara d’esordio e contro la Sampdoria non abbiamo giocato male e meritavamo di più. Contro la Samp se c’era una squadra che doveva vincere, quella squadra era la mia. E contro l’Inter abbiamo avuto cinque palle-gol e un rigore grande come una casa che non ci è stato concesso. Non ho mai dubitato. Poi tenga presente che il Pescara è una squadra giovane, giovanissima. La scommessa è doppia. Abbiamo tanti ragazzi di grande qualità. Perin? Mattia l’ho fortemente voluto. Lo avevo chiesto al Genoa il primo giorno di mercato. Poi, per diversi motivi, faticavo a mettermi in contatto con la società, a trovare il canale per portare a conclusione la trattativa. La sera dei calendari incrociai Preziosi e gli chiesi: ma per chiudere un affare con il Genoa a chi mi devo rivolgere? Lui rispose: A me. Praticamente abbiamo fatto Perin davanti alle telecamere. Ricordo la partita di Padova. In quella occasione il Pescara dilagò, vincemmo 6 a 0. Eppure il migliore in campo fu lui, Perin. Il ragazzo ha un grande futuro. Rimpianti per Verratti? E come potrei non averne, ma ho dovuto farmene una ragione. Lo sento spesso, abbiamo un ottimo rapporto. Daltro canto, gli siamo stati vicinissimi nella fase della crescita. Un anno e mezzo fa non era titolare nemmeno nel Pescara, adesso gioca in Champions. Nostalgia per Immobile e Insigne? La nostalgia è inevitabile ma sapevo che il futuro dei due ragazzi non era nelle mani del Pescara. Solo per Immobile si è presentata a un certo punto la possibilità di fermarlo sulle rive dellAdriatico. Proposi alla Juventus uno scambio delle metà ma la società bianconera poi ha preferito chiudere l’affare con il Genoa. Anche Immobile è stato una scommessa vinta. Perché se Insigne aveva fatto bene a Foggia, Ciro veniva da un paio di stagioni non esaltanti. Noi gli abbiamo dato fiducia e lui ci ha ripagati. I loro eredi? Abbiamo tanti giovani interessanti. Vukosic, ad esempio, sembra avere le caratteristiche di Ciro. Farà bene poi è chiaro che la serie A è unaltra cosa. Ma se ne sta rendendo conto anche Immobile. Abbiamo preso Quintero. È più trequartista ma lavorandoci su potrebbe potrebbe adattarsi al ruolo che fu di Verratti. Ma poi abbiamo gente come Caprari, un 93, grandi mezzi. E Weiss che ha già segnato due gol. E Capuano, difensore del 91, gioca nellUnder 21.