2012
Zenit, Criscito: “Milan squadra di qualità, El Shaarawy…”
ZENIT SAN PIETROBURGO CRISCITO MILAN EL SHAARAWY – Domenico Criscito è stato ascoltato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, in vista della sfida di Champions League contro il Milan. Il difensore campano, arrivato allo Zenit San Pietroburgo due anni fa, ha fatto capire che la formazione rossonera non verrà sottovalutata, vista la grande qualità dei suoi attaccanti, tra i quali spicca un vecchio compagno dell’ex genoano: “Sabato mi sono fatto male all’inizio della partita e l’ho terminata. Ho pure segnato con lo zigomo rotto. Col Milan ci sono di sicuro. Mi serve solo un allenamento per prendere confidenza con la maschera. Milan favorito? In Champions sono favoriti solo Barcellona e Real Madrid quando scendono in campo. Il Milan si è rinnovato, ma resta una società di grande esperienza che in Europa ha vinto tanto. Noi però abbiamo comprato giocatori importanti e in Champions vogliamo fare bene. Cosa succede in casa Zenit? Piccoli problemi ci sono stati, ma qualcuno ci ha marciato per ingigantirli. Kerzhakov è stato reintegrato. Stiamo crescendo. Con il Lokomotiv abbiamo fatto bene. Il Milan trova una squadra unita. Spalletti andrà al Milan? No. Ha rinnovato un anno fa, a San Pietroburgo sta bene. Io mi aspetto che rimanga a lungo allo Zenit. Hulk? Non vedo al mondo tanti giocatori con un tiro come il suo. Ti impressiona la stazza, poi scopri che esprime soprattutto qualità e velocità. Dobbiamo recuperare in fretta Witsel, il belga. Ha portato tanta qualità a centrocampo. Può essere l’uomo che ci farà fare il salto. So che lo ha seguito molto anche il Milan. El Shaarawy? Non sono certo sorpreso. L’ho conosciuto al Genoa. Era un Primavera di 16 anni. Quando si allenava con noi, si intuiva che aveva numeri speciali. Ora è cresciuto e si è preso il Milan sulle spalle. Non è solo il giocatore del momento, è soprattutto il giocatore del futuro, per il Milan e per la Nazionale. La Nazionale? Non vedo l’ora di rimettermi quella maglia. Ci tengo troppo. Ho perso un Europeo, ho sofferto, ma non ci voglio più pensare. Penso al mio ritorno. Quando riavrò quella maglia, non la mollo più.“