2012
Serie A – 6^a giornata, Inter – Fiorentina: le pagelle
DAL NOSTRO INVIATO MARIO GARAU
Handanovic 6 – Sul gol di Romulo non può nulla. La Fiorentina ci prova soprattutto su calcio piazzato, e lui si fa trovare sempre pronto
Ranocchia 6.5 – La sua sicurezza non fa più notizia. Un altro giocatore rispetto a quello visto nella passata stagione, se la difesa tre funziona una buona parte dei meriti è sua.
Juan Jesus 7 – In pochi avevano visto in lui un giocatore così pronto. Piace per le idee e la grinta che ci mette. Spesso si spinge con buoni risultati anche avanti, dietro è un autentico muro. Impeccabile
Samuel 6.5 – Non perfetto in occasione del gol di Romulo, ma è in crescita e si nota.
Gargano 6,5 – Tanti palloni recuperati, tanta corsa e molta precisione negli appoggi. In crescita rispetto alle ultime uscite
Zanetti 6 – Svolge il suo compito in maniera diligente. Propositivo quando si tratta di attaccare, ordinato in ripiegamento.
Cambiasso 6 – Inizia alla grande, non ha però i 90′ di autonomia. In ritardo su qualche contrasto, rimedia anche un cartellino giallo. (37’st Mudingayi sv)
Nagatomo 6 – Ha qualità atletiche importanti, ma quando ha palla tra i piedi le idee scarseggiano
Coutinho 6,5 – La Fiorentina lo lascia giocare, lui si giostra con eleganza tra centrocampo e attacco. Palla al piede dà la costante impressione di poter inventare una giocata da un momento all’altro. Peccato per qualche passaggio di troppo sbagliato. (27’st Alvarez 6 Si fa subito vedere con uno spunto importante sulla sinistra, quando mette sui piedi di Milito un pallone assai ghiotto che il principe spreca. Con qualche buon intervento di copertura si candida per un ruolo da interno di centrocampo)
Milito 6 – Ha sul groppone 3-4 occasioni nitide ciccate clamorosamente. Tuttavia però fa un buon lavoro di sponsa e duetta bene col compagno Cassano. Molto freddo in occasione del rigore. (40’st Guarìn sv)
Cassano 7 – Tanto genio, poca sregolatezza. Cuore dell’attacco, più cinico del compagno Milito. La versione nerazzurra di Fantantonio fa impazzire San Siro.
Stramaccioni 7 – Il suo 3-4-1-2 è assai compatto. La squadra crea e si difende con assoluto ordine, non è colpa sua se la squadra non finalizza le buone occasioni che gli capitano.
Viviano 6,5 – Incolpevole sui due gol subiti, prodigioso quando nega il tris all’Inter. Nessun miracolo, ma tanta sicurezza.
Roncaglia 6,5 – Non perde mai la lucidità, neanche quando si trova in 1vs1 con un certo Cassano. Elemento prezioso al servizio di Montella.
Rodriguez 5 – Provoca un rigore e lascia la squadra in 10 nella ripresa. In costante apprensione quando l’Inter attacca, da rivedere.
Tomovic 6 – Cresce col passare dei minuti. Bravo a neutralizzare qualche contropiede dei nerazzurri.
Cuadrado 5,5 – Ci si aspettava qualcosina in più sul suo lato. Nagatomo lo tiene basso e non soffre le sue iniziative fumose. Deludente. (25’st Toni 5 Il suo ruolo di boa non impensierisce il trio difensivo nerazzurro, troppo attento per soffrirlo.)
Borja Valero 6 – E’ il cervello di questa Fiorentina. Presenza costante in mezzo al campo, anche se in alcuni casi pecca in fase di interdizione. Si conferma un buon direttore d’orchestra, smistando passaggi anche complessi. (37’st Migliaccio sv)
Pizarro 6,5 – Come Borja Valero è impeccabile in fase d’impostazione, ma soffre la corsa e la fisicità dei mediani nerazzurri. Dai suoi piedi, l’assist per il gol di Romulo.
Romulo 6,5 – Il suo gol rimette in partita la Fiorentina. Ha una corsa impressionate, abbinata anche a una discreta tecnica individuale.
Pasqual 6 – Solita esperienza al servizio della Viola. I suoi cross sono insidiosi, ma nessuno riesce ad indirizzarli verso la porta difesa da Handanovic.
Ljajic 5,5 – Inconsistente sulla trequarti campo. Dai suoi piedi mai uno spunto, mai un pericolo. L’unica occasione degna di nota nasce da un calcio piazzato (1’st Fernandez 5 Fa poco meno di Ljajic, non era la sua serata.)
Jovetic 5,5 – Ci si aspettava di più dal montenegrino. Dà peso all’attacco, ma davanti alla porta non crea mai pericoli degni di nota.
Montella 5,5 – Dopo la grande prova contro la Juve, viene a Milano con troppe aspettative. La sua squadra sarà anche ottima in fase di costruzione, ma quando si tratta di contenere lascia parecchio a desiderare. Bravo a riordinare subito la formazione dopo l’espulsione di Rodriguez.