3° giornata, l?analisi: Hernanes è uno spettacolo, prova di forza Juve. La favola di Insigne, il film dell?Olimpico. I dubbi di Allegri e Strama - Calcio News 24
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2012

3° giornata, l?analisi: Hernanes è uno spettacolo, prova di forza Juve. La favola di Insigne, il film dell?Olimpico. I dubbi di Allegri e Strama

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Tante le indicazioni emerse dal terzo turno di campionato, già fatale a Giuseppe Sannino, esonerato da Zamparini dopo il pareggio casalingo contro il Cagliari. Gasperini sostituirà l’ex allenatore del Siena. Tre squadre – Juventus, Napoli e Lazio – ancora al comando della classifica, il Milan perde ancora colpi più in termini di valore del progetto che di punti effettivi. Di seguito i spunti più interessati lasciati in eredità da una movimentata giornata di campionato.

LE ROMANE: L’ASSOLO DI HERNANES, IL FILM DELL’OLIMPICO – Morali assolutamente opposti sulle due sponde calcistiche romaniste: il protagonista assoluto del terzo turno è il laziale Hernanes, autore in Chievo-Lazio di una prova sopra le righe da fuoriclasse indiscusso in grado di alterare gli equilibri della propria squadra. Destro naturale, i due gol realizzati di sinistro sono di fattura elevatissima e se non bastasse tre quarti del gol di Klose sono assegnabili alla conclusione del brasiliano mal respinta da Sorrentino. Il tutto unito alla sapienza ed alla classe con cui dirige l’orchestra biancoazzurra che, ad oggi ben guidata dalla novità Petkovic, può sfruttare un calendario favorevole per confermarsi ai vertici della classifica. Pazzesco all’Olimpico: un’ora di grande Roma seppur non ancora con i crismi zemaniani, poi un minuto di blackout dovuto ad errori tecnici di singoli difensori – Piris, Burdisso, Stekelenburg – e i giallorossi si fanno addirittura scavalcare dal Bologna: difficile commentare, basti pensare che non si ricordano nel recente passato casi in cui una squadra – più forte di un’altra, in vantaggio di due gol e nelle mura amiche – si sia fatta recuperare e sorpassare. Per di più in cinque minuti. Psicodramma (sportivo).

JUVE FAVORITA, IL PRIMO DI INSIGNE – La vittoria della Juventus sul Genoa in quel di Marassi ha tutto per essere catalogata nell’archivio “prove di forza”. Sì, perché nella prima frazione e per larghi tratti della gara non è stata una bella Juventus, a dire il vero anche poco solida. La reazione del secondo tempo però dimostra come la squadra abbia oramai la consapevolezza del proprio valore: la grande sfida è reggere all’urto della doppia competizione, ma Conte ha gli assi nella manica per sopravvivere. L’altra capolista Napoli pur palesando qualche limite in termini di concentrazione difensiva supera agevolmente il Parma, ma la notizia è un’altra: una favola più che una notizia, perché l’ex scugnizzo tifoso partenopeo, poi giocatore nato a Napoli che sognava un giorno di indossare quella maglia, beh… quella maglia l’ha indossata ed ha pure segnato. E la sua emozione nel momento dell’esultanza racconta di un ragazzo timido, perbene, già maturo oltre la sua giovane età. Con un futuro davanti, un futuro roseo.

LE MILANESI: ALLEGRI, NON HAI PIU’ IBRA. STRAMACCIONI… – Il Milan non va: perde per la seconda volta consecutiva in casa da squadre nettamente inferiori con la decisa sensazione che non sia un caso. Ad Allegri spetta tutto il tempo necessario per trovare delle contromisure – tattiche e creative – per far fronte alla partenza di Ibrahimovic: lo svedese è un accentratore di gioco che spesso mitiga i limiti di una squadra in termini di costruzione della manovra. Limiti che ora emergono con irruenza e sembrano addirittura più penalizzanti di quelli di una retroguardia in piena rifondazione. L’Inter vince senza convincere: la prova è assolutamente sufficiente, ma l’impressione è che Stramaccioni abbia ancora tanto da lavorare per evitare di ricorrere ad un 4-4-1-1 che può andare bene contro il Torino ma probabilmente poco graffiante contro squadre di pari calibro. Troppa umiltà in termini tattici, poca sotto l’aspetto caratteriale.

LE ALTRE: LA FIORENTINA VOLA – Detto del pareggio tra isolane che è costato la panchina a Sannino, c’è da segnalare la convincente vittoria della Fiorentina sul Catania: Montella batte il suo passato e lo fa tramite il gioco, quello che non era mancato neanche contro il Napoli. Ecco, la sfida del tecnico è di poter tenere testa alle grandi nel prossimo futuro. Con Jovetic formato superstar. La Samp sarebbe al primo posto della classifica senza quel punto di penalizzazione inflitto dalle sentenze del Calcioscommesse: la solita partenza a razzo di Ferrara o c’è di più? Attese ulteriori verifiche. Pescara work in progress, realtà finora apparsa in enormi difficoltà strutturali. Il programma termina con Siena-Udinese: ai friulani – alla ricerca di una dimensione dopo la seconda eliminazione ai preliminari della Champions League – gira anche tutto storto. Stagione complessa, ma nonostante tutto l’organico non vale affatto gli ultimi posti della classifica.