Calcioscommesse, Pesoli: "Voglio difendermi" - Calcio News 24
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2012

Calcioscommesse, Pesoli: “Voglio difendermi”

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CALCIOSCOMMESSE PESOLI – Emanuele Pesoli continua a urlare ai quattro venti la sua innocenza. Questa volta, il difensore del Verona ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo, per parlare anche delle sue prossime azioni, dopo aver posto fine alla protesta di fronte alla sede della FIGC: “Sono tornato ieri a casa dopo quattro giorni e mezzo davanti alla sede di via Po della Federcalcio. Non è stato facile, è servita grande forza psicologica, stare lì senza mangiare, dormire, grazie al supporto di mia moglie, dei miei figli, dei miei amici. Purtroppo non è servito a nulla. Vengo accusato ingiustamente per illecito sportivo, sono stato condannato a 3 anni ingiustamente, speravo di sensibilizzare chi di dovere. Ma a parte la Figc nessuno mi ha chiamato. Abete, Albertini e Valentini mi hanno dato ascolto e li ringrazio, ma a parte loro non sono riuscito a ottenere un confronto con chi mi ha accusato, Gervasoni e Carobbio. Quello che ho fatto in termini pratici non è servito a nulla. Cosa chiederei a Palazzi? Con lui non ho mai parlato. Vorrei che mi concedesse un confronto diretto con Gervasoni e Carobbio, i due miei accusatori. Voglio difendermi, ne va della mia vita. Non posso difendermi, dal momento in cui Gervasoni e Carobbio sono stati ritenuti attendibili. Non è stato provato che io potessi ottenere soldi. Ho fatto sedici anni di gavetta per arrivare in Serie A, prendendo solo quattro cartellini rossi. A trentuno anni mi sveglio e decido di combinare una partita? Da solo? Senza coinvolgere altri compagni? E’ assurdo. Non chiedo la grazia. Ma semplicemente un confronto. Sono un uomo e un calciatore pulito. La mia unica colpa è stata quella dell’ingenuità. Avrei potuto denunciare i contatti con Gervasoni? Purtroppo non sussiste nei contatti neanche il presupposto per una denuncia. Come immagino il confronto con Abete? Ad Abete parlerò col cuore in mano, piango ogni giorno, lo guarderò negli occhi, so che non può fare nulla, se non darmi un appoggio morale. Però mi chiedo perché la Federcalcio permetta che qualcuno rovini ragazzi per bene per accuse infondate. La giustizia sportiva va rivista, è un sistema ormai vecchio.