2012
Milan, ancora Cassano: “Noi i più forti. Voglio far bene agli Europei. Con Ibra…”
Arrivano ancora dichiarazioni di Antonio Cassano ai microfoni di Milan Channel, dove il talento barese parla dello scudetto perso nel finale con la Juventus: “La Juventus ha meritato di vincere lo scudetto, noi siamo stati colpiti da milioni di infortuni e questo ci ha penalizzati molto. Senza tutti questi infortuni, forse avremmo vinto noi. A mio parere, il Milan resta la formazione più forte della Serie A. Il prossimo anno possiamo riniziare con la voglia di vincere tutto”.
Tornando sul suo malore avvertito dopo la trasferta di Roma: “Dopo la gara contro la Roma mi sono sentito bene, ero felice di essere in campo, anche se sono subentrato dalla panchina. Sull’aereo ho avvertito sensazioni un po’ strane e non ci vedevo più in maniera corretta dall’occhio sinistro. Il dottore poi mi ha detto che mi avrebbe portato all’ospedale. Io non volevo andare ed abbiamo discusso per mezz’ora. Mentre ci siamo avviati verso l’ospedale ho avuto anche difficoltà nel parlare. In quei momenti non pensavo ad altro che a mio figlio, mi interessava solamente vedere lui. Mi ha fatto piacere quando i miei compagni mi hanno dedicato il gol a Minsk. Erano veramente preoccupati e sapevano che stavo combattendo per la mia vita”.
Sulla coppia con Ibrahimovic: “Ibra ed io siamo due personaggi particolari, ma ci capiamo alla perfezione e ci piace giocare l’un con l’altro in campo. Ci divertiamo. Sono felice di poter giocare con lui. Spesso si arrabbia e questo ci spinge tutti a dare ancora di più. A volte te ne dice di tutti i colori in campo Ibra, ma va accettato per il giocatore che è. Finché segna come fa di solito, può fare ciò che vuoe”.
Sulla Nazionale e gli Europei in POlonia ed Ucraina: “Spero che io ed i miei compagni riusciremo a fare un grande Europeo. All’estero ci prendono in giro, ma perché sono invidiosi di noi italiani”.
Infine, sul suo rapporto con la stampa: “Con la stampa ed i giornalisti ho chiarito tutto, quando sono con la mia moglie e mio figlio devo essere lasciato in pace”.