2012
Udinese, Di Natale: “Terzo posto più importante di un Mondiale”
Antonio Di Natale, attaccante e bomber dell’Udinese, ospite del programma “Udinese Tonight”, in onda su “Udinese Channel”, ha parlato del suo presente e futuro in bianconero. Totò, capitano e leader dei friulani, ha rilasciato alcune importanti dichairazioni in vista dell’ultima sfida di campionato, dove alla formazione allenata da Guidolin basterà un punto per siglare il secondo miracolo consecutivo: “Noi dobbiamo dimostrare il massimo del nostro valore in campo, sarà il campo a parlare”.
In merito alla gavetta che ha dovuto fare Di Natale per arrivare così in alto, dall’Iperzola in Serie D, all’esplosione con l’Empoli: “Per affermarsi serve qualità e cultura del lavoro, non aspettavo di arrivare a diventare il leader che sono oggi, e se lo sono diventato devo ringraziare tutti quelli che hanno lavorato al mio arrivo qui, da mister Spalletti a tutti i compagni che ho avuto. Io ho fatto tanta gavetta per arrivare a questo punto, ad Empoli sono potuto crescere in un ambiente straordinario, poi sono arrivato ad Udine che è per me la mia seconda casa e devo ringrazie tutti: società e ambiente”.
Sui tanti gol segnati anche quest’anno e la classifica dei cannonieri: “Ho provato a rivincerla, ma recuperare Ibrahimovic pare impossibile. Dobbiamo pensare ora al terzo posto, è questo il vero traguardo di quest’anno. Il mio gol più bello della stagione? Quello di Firenze. Il più bello di tutti? Quello in casa contro la Reggina. I 150 gol? È un obiettivo che avevo prefissato da tempo, non pensavo di riuscire ad arrivarci così in fretta. È motivo di orgoglio per me e per tutta la città”.
Su alcuni giovani che stanno provando ad affermarsi in bianconero: “Mi piace veder crescere i giovani sul campo. Fabbrini? Tra 2-3 anni credo e spera possa diventare un giocatore importante per l’Udinese. È un bravo ragazzo, ed anche lui è passato da Empoli come me”.
Sul terzo posto, ormai ad un passo: “CI siamo quasi, dobbiamo fare di tutto in qust’ultima partita, vale più di ogni cosa, anche più di un Mondiale. Vogliamo regalare ancora questa gioia all’Udinese ed ad Udine”. Sugli Europei e la Nazionale: “Prima penso al terzo posto, poi spero di far parte anche della selezione di Prandelli”. E su quelle che potranno essere le strategie future del club: “Nessuno quest’anno si sarebbe aspettato una lotta per la Champions, eppure ci siamo stati e siamo lì fino all’ultimo. Il presidente ogni anno riesce ad allestire una squadra che lotta per grandi obiettivi”.
Non si può non parlare del futuro del partenopeo: “Vorrei riposare un po’ dopo questa stagione. Penso solo a Catania e poi, se mi chiamerà Prandelli, alla Nazionale”.
Si tratta anche un tema che tocca particolarmente Di Natale, quellodella morte di Piermario Morosini: “Con PierMario Morosini parlavo quasi tutti i giorni, avrei voluto che andasse a giocare all’Empoli… Adesso sta lassù con la sua famiglia che ci guarda, speriamo che ora stia bene… Con tutti i problemi che aveva avuto non si abbatteva mai, aveva sempre voglia di sorridere: vorrei mandargli un grande abbraccio. Dopo la sua morte mi sono permesso di dire che si gioca troppo: non si può giocare ogni 3 giorni è tutto troppo veloce”.
Sul rapporto con Guidolin: “Il rapporto con il mister è buono, parliamo spesso di calcio ma anche di altro. Per me, come gli dico spesso, si sarebbe meritato anche altri palcoscenici più importanti: come me, però, ha scelto Udine e speriamo di regalargli questa grande gioia, domenica”.