Palermo, Mangia: "Squadra serena. Miccoli? Vedrò come si sente" - Calcio News 24
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2011

Palermo, Mangia: “Squadra serena. Miccoli? Vedrò come si sente”

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Devis Mangia presenta la sfida tra Palermo e Lecce, che chiuderà  domani sera il programma della nona giornata di Serie A.
Il tecnico rosanero è stato incalzato su alcuni argomenti, come l’avvicinamento alla sfida del salentino doc Miccoli e il rapporto con i due sloveni Ilicic e Bacinovic: “La squadra è serena – ha dichiarato Mangia – . Dopo la gara di Milano eravamo giù di corda, in questi giorni i ragazzi, invece, sono stati sereni, consapevoli della buona prestazione offerta contro la Roma. Nei primi dieci minuti contro i giallorossi abbiamo avuto qualche problemino, poi siamo riusciti a fare bene, però purtroppo abbiamo dovuto incassare una nuova sconfitta. Miccoli? Parlerò con lui. Ho una grande considerazione di Fabrizio. In questi giorni lui ha anche svolto lavoro differenziato. Vedremo insieme cosa fare. Il rapporto con Lecce? Cercherò di parlare con lui per valutare sia questo aspetto ed anche per capire come si sente dal punto di vista fisico. Ilicic e Bacinovic? Ho sempre avuto la volontà  di valorizzare tutto l’organico a disposizione. Voglio stimolare tutti affinchè diano quello che è nelle loro corde. Non mi accontento di una parte del potenziale, voglio che tutti siano messi nelle condizioni di dare il massimo. In questi giorni ho avuto segnali positivi da parte loro. Non so se giocheranno domani, ma la strada intrapresa è quella giusta. Devo tuttavia ancora valutare e decidere. Ho 27 giocatori, quindi quello di Armin non è un caso. Cosa dovrebbero dire i vari Aguirregaray, Loreso altri? Cerco sempre di mettere in campo i giocatori che possono farmi vincere le partite. Le parole di Zahovic? Io il rapporto lo tengo con i miei calciatori e ciò che penso lo dico a loro, cosi come voglio che loro lo facciano per me. Queste cose non mi riguardano, un allenatore deve pensare ad allenare la squadra e le mie energie fisiche e mentali sono orientate al mio lavoro. Il modulo? Noi conosciamo un sistema che abbiamo imparato a conoscere fin dall’inizio e uno che ci ha dato buone risposte contro la Roma. Io devo sfruttare le caratteristiche dei giocatori, senza fare confusione. Ogni 5 minuti non posso cambiare. Il 4-3-1-2 ha dato delle risposte, perchè comunque i giocatori scesi in campo all’Olimpico già  conoscevano questo sistema. Possiamo sfruttarlo, sempre in funzione delle condizioni dei giocatori. Rischio esonero? Nel calcio non si puo’ stare mai tranquilli, ma al contrario sono molto sereno. Pensare a questa eventualità  però mi farebbe sprecare energie importanti a dispetto del lavoro da realizzare in vista della partita di domani. Sarebbe una strategia che non mi porterebbe nessun vantaggio.