Calciopoli, Bergamo si difende: "Altro che cupola..." - Calcio News 24
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2011

Calciopoli, Bergamo si difende: “Altro che cupola…”

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Paolo Bergamo si è autodifeso oggi nelle aule del Tribunale di Napoli, nel giorno in cui sono riprese le audizioni legate al processo di Calciopoli.
L’ex designatore arbitrale ha provato a spiegare che il suo lavoro non è mai stato legato ai presunti aiuti alla Juventus: “C’era un gruppo che lavorava a costruire le condizioni perchè Giraudo venisse disintegrato – ha dichiarato Bergamo – . Entro alla Can nel 1999 e la Juve perde lo scudetto con la Lazio nel 2000, contro la Roma nel 2001. Eravamo un bel gruppo di imbroglioni sgangherati: due anni di fila con lo scudetto al Sud, mai visto! Nel 2002 solo il suicidio dell’Inter a Roma impedisce la terza sconfitta juventina allo sprint. Moratti, dopo, mi chiamò disperato: ci vediamo a luglio a Forte dei Marmi con le mogli. Non fui convincente, visto che poi scatenò la Telecom facendo controllare tutta la mia famiglia… Ma io parlavo con tutti, Carraro voleva così. E cenavo con tutti: con il compianto Franco Sensi, con Tanzi e Sacchi, con Spalletti, Spinelli, Aliberti. Poi invito a casa Facchetti, Galliani e quelli della Juve, quando il campionato è ormai finito: ma solo con i bianconeri mi ritrovo casa circondata dai carabinieri, il foto appostamento, le intercettazioni. Eppure l’invito a Facchetti e Galliani l’ho fatto via telefono! Ma niente: non mi torna niente in questa indagine e le sue lacune: la scheda svizzera la usava mia moglie. Con i falsi storici di Nucini: incontra Moggi, diventa sodale e noi non lo mettimo più in serie A. Altro che affiliazione: era scarso!