Milan, Gattuso: "Non penso a smettere, voglio guarire" - Calcio News 24
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2011

Milan, Gattuso: “Non penso a smettere, voglio guarire”

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Dopo la breve presentazione del Dr. Tavana, in conferenza stampa e` intervenuto Ivan Gennaro Gattuso, calciatore del Milan, per commentare e chiarire la sua situazione clinica, ed escludere un ritiro dal calcio giocato, assicurando un suo ritorno in campo con la maglia rossonera: “In questi giorni ne ho lette di tutte i colori. Forse da tempo dovevo fare il punto della situazione, ho voluto aspettare, mi assumo le mie responsabilita`. Oggi eravate preoccupati che potevo dire che non potevo piu` giocare a calcio. Ce ne vuole per abbattermi. Andando in giro per gli ospedali, ce ne sono di situazioni gravi. Io lotto contro un uomo invisibile al momento, vederci doppio non e` bello, ma come dico sempre: c’e` di peggio, guardiamo avanti. Miglioramenti? Non nascondo che, quando mi sveglio la mattina, chiudo l’occhio con cui non vedo, poi apro l’altro, vedo doppio e dico: “ancora non ci siamo”. In questo momento non sto pensando al calcio, sto pensando al quotidiano. E` brutto non portare i figli a scuola o guidare perche` ci vedi doppio. In questo momento se levo gli occhiali ci vedo doppio. La mia forza e` che posso fare dei carichi di lavoro intensi ed importanti, e questo mi sta dando la forza di non mollare. In questo momento per me la cosa piu` importante e` tornare ad essere una persona normale nel quotidiano, basta. Il Dr. Tavana, come tutta la societa`, mi e` stata vicina. La prima cosa che pensi quanto fai una Tac sono i figli… escluse le cose gravi, per me e` stato un sospiro di sollievo. Con gli occhiali come Davids? Ne abbiamo parlato con Rudi… Anche l’intervento e` sconsigliato, prima dei sei mesi, per questo bisogna aspettare. Se l’occhio migliora e la lente mi puo` dare beneficio, si`, ma con Davids non ho in comune il problema. Io dovevo ascoltare il dottore e non rischiare contro la Lazio, devo chiedere scusa perche` lo attaccai al muro pur di giocare. Ho ancora quattro mesi, dopo ci sara` l’intervento per mettere a posto i gradi dell’occhio. Secondo me, anche sentendo il Dr. Campos, le loro rassicurazioni mi fanno ben sperare. La mia eta`? A me fanno sorridere gli anni. Gioco in un ruolo dove devo dare tanto, ma quando sto bene fisicamente, in pochi mi mettono i piedi in testa. Nello spogliatoio sono sempre presente. Il calcio e` la mia vita, ho altre cose fuori dal calcio, ma il calcio e` quello che mi ha dato ricchezza e successo. Faccio un lavoro che amo e questo mi da` la forza di andare avanti. Mi considero una persona molto, molto, molto fortunata. Se sono coinvolto anche mentre dormo ho entusiasmo”.