Genoa, Malesani: "Col Chievo serve capacità  di soffrire" - Calcio News 24
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2011

Genoa, Malesani: “Col Chievo serve capacità  di soffrire”

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GENOVA “? Lupo Alberto, Malesani,Ã? sta nel calcio da una vita. Sa fiutare le trappole, il suo mestiere è quello di saltarle. Nel giorno in cui torna a Verona, da primo in classifica, il tecnico più titolato della serie A non abbaia alla luna. Indica la strada. “Dobbiamo essere pronti a soffrire, contro una squadra scorbutica come il Chievo. Dopo tanti complimenti ricevuti, esagerati come erano state le critiche, serve un bagno di umiltà : aÃ? partire dal sottoscritto, nessuno escluso. Nel calcio non ci si può rilassareÃ? o abbassare la guardia. Questa partita va affrontata con la capacità  di soffrire, con le armi del Chievo, abile a stanare gli avversari pureÃ? quando gioca in casa. Quindi spirito di sacrificio, umiltà , equilibrio, concretezza. Se abbiamo un obiettivo, è conservare l’imbattibilità  e seÃ? ci riusciamo, manterremo una bella posizione. Il Chievo è stata la palestra calcistica della mia vita, devo solo che ringraziare, ci siamo dati tanto reciprocamente. E’ un fenomeno irripetibile, un miracolo, anche se si tende a normalizzareÃ? la realtà  dopo tanti anni. Beh, conosco le persone e dico che èÃ? una società  modello: pochi a decidere e gruppo granitico. E’ stata l’esperienza professionale più lunga, un ambiente che sento e che ho vissuto come una famiglia. Si possono dire bugie o verità  nella vita, lo sapete,Ã? io non rinnego i tempi in cui andavo allo stadio a tifare Hellas, insieme a mio papà  e a mio nonno. E avevo simpatie per il Milan, le cose stanno così. Il caldo ci sarà Ã? per noi,Ã? comeÃ? per loro, una squadra fisica come la nostra, non deve essere un alibi per la prestazione. I due o tre dubbi che ho, per la formazione, me li porto dietro sino a domani. Anche se dopo una gara come quella col Catania, siÃ? è tentati da una conferma in blocco. Sono contento per la convocazione di Palacio, su cui non ho alcun merito e quella di Jorquera, su cui rivendicoÃ? la fiducia accordata facendolo giocare. Il merito, semmai, ce l’hanno i compagni: sono i giocatori che incidono nel calcio. E’ un orgoglio per il club, e per il presidente, il fatto di avere giocatori in nazionale, tanto piùÃ? se prestigiosa come quella argentina. Egoisticamente, è vero,Ã? sarebbe preferibile evitareÃ? lunghiÃ? spostamenti, ma non è corretto ragionare in questo modo. Preziosi? Con il presidente mi sento tutti i giorni, è felice, se lo merita perchè da anni sta facendo cose strepitose a Genova. Il primato? Per favore, mica ci illudiamo. Credo che alla fine, la classifica, si faccia con la lettura dei bilanci, come dicono i colleghi. E’ un’anomalia vedere certe squadre davanti,Ã? ma entro pocoÃ? si riassesterà  tutto, organici come quelli di Milan e Roma non tarderanno a risalire. D’altronde dispongono di risorse superiori, non c’è niente da fare. Poi possono esserci delle sorprese, come Udinese e Napoli l’anno scorso, maÃ? sul traguardo ci è arrivatoÃ? il Milan. Il confine tra una fascia e l’altra, nel nostro campionato, èÃ? davvero sottile. Non esistono risultati scontati, l’ultima può battere la prima. Ho visto la partita del Siena con la Roma e voglio fare i complimenti a Sannino, uno che se l’è sudata questa opportunità , con passione per il lavoro e voglia di emergere. Certi allenatori italiani fanno bene al movimento. Vale per Colantuono con l’Atalanta, per non parlare del Novara che ha battuto l’Inter,Ã? comeÃ? per altri.Ã? La dimostrazione che di passeggiate non se ne fanno, che bisogna restare sul pezzo”.

Fonte: genoacfc.it