2011
Juventus, senti Deschamps: “Tieniti stretto Conte!”
NYON, 2 settembre – Le vere storie d’amoÃ?Âre, quelle in cui il sentimento è puro e fortissimo, non finiÃ?Âscono. Mai. Sopravvivono ai liÃ?Âtigi e pure ai colpi bassi, forÃ?Âs’anche ai tradimenti. PrendeÃ?Âte Didier Deschamps, allenaÃ?Âtore dell’Olympique MarsiÃ?Âglia: ha trascorso una vita, da giocatore, nella Juventus, conÃ?Âquistando tutto quello che c’eÃ?Âra da vincere: scudetti, ChamÃ?Âpions League, Toyota Cup, SuÃ?Âpercoppe Europee e chi più ne ha più ne metta. Ma Didier da Bayonne, cittadina nella parte francese del Paese Basco, la Juve l’ha anche allenata, con minor fortuna, però. Era l’anÃ?Âno della B, la stagione del poÃ?Âst calciopoli: contribuì a riporÃ?Âtare i bianconeri nella massiÃ?Âma serie ma si dimise a 2 giorÃ?Ânate dal termine del campioÃ?Ânato. Ebbene, nonostante ciò, quando a Didì parli di JuvenÃ?Âtus vedi i suoi occhi azzurro ghiaccio illuminarsi, vedi il suo sorriso, senti l’affetto, l’aÃ?Âmore per il bianconero nelle sue parole: Ã?«E’ bello vedere che la Juventus vuole di nuovo tornare a lottare per obiettivi prestigiosi. Ho visto che i bianÃ?Âconeri hanno lavorato bene sul mercato, hanno cambiato molto, anzi moltissimo. Pirlo, Vidal, Elia, Vucinic sono noÃ?Âmi importanti, giocatori che possono garantire il salto di qualità , riportare la Vecchia Signora nell’elite del calcio non solo italiano ma europeoÃ?».
CI PENSA ANTONIO – Una campagna acquisti d’eccellenÃ?Âza, insomma. E una garanzia in panchina: Antonio Conte, uno che lo spirito juventino sa benissimo cosa è: Ã?«Beh – contiÃ?Ânua ancora Deschamps – creÃ?Âdo che Antonio sia la scelta ideale in panchina. Conosce l’ambiente bianconero e la soÃ?Âcietà da un sacco di tempo, esÃ?Âsendo stato per molti anni caÃ?Âpitano della Juventus. Quello che lui ha fatto da giocatore è sotto gli occhi di tutti, saprà essere il monito per i suoi raÃ?Âgazzi: seguendo i suoi consigli, approfittando della sua espeÃ?Ârienza non c’è la minima posÃ?Âsibilità di fallire, di non cenÃ?Âtrare gli obiettivi prefissati. Scommetto su di lui, non ho dubbi che potrà fare bene. La grinta che aveva in campo l’ha mantenuta anche ora che è passato dall’altra parte della barricata. Sì, quella di queÃ?Âst’anno sarà una Juve da verÃ?ÂticeÃ?». Deschamps spiega pure, dal suo punto di vista, il falliÃ?Âmento della trattativa fiume che avrebbe potuto portare Amaurial Velodrome: Ã?«Ne abÃ?Âbiamo parlato eccome. Quella di vedere l’italobrasiliano in Ligue 1 con la maglia dell’OM è stata una possibilità a cui abbiamo creduto, una pista che abbiamo battuto fino alÃ?Âl’ultimo secondo di questa fiÃ?Ânestra di mercato. Poi, ovviaÃ?Âmente, l’ultima decisione spetÃ?Âta sempre al giocatore. E lui ha preferito rimanere in bianÃ?ÂconeroÃ?».
GARANZIA DI QUALITA’ – Si parla della mancanza di un diÃ?Âfensore centrale di valore asÃ?Âsoluto nella Juventus. SeconÃ?Âdo Deschamps questo probleÃ?Âma è di facile soluzione: Ã?«I bianconeri hanno a disposizioÃ?Âne un difensore in grado di riÃ?Âcoprire ogni tipo di ruolo. Il suo nome è Giorgio Chiellini. E’ vero, il toscano da qualche anÃ?Âno è impiegato prevalenteÃ?Âmente sulla fascia, da esterno basso, ma fidatevi di me. GiorÃ?Âgio può disimpegnarsi egreÃ?Âgiamente anche in mezzo alla difesa, sa fare la differenza anÃ?Âche da centrale. Con un giocaÃ?Âtore del genere in casa è dunÃ?Âque il caso di disperarsi perÃ?Âchè non è arrivato Bruno AlÃ?Âves? Io non credo proprioÃ?».
I CONSIGLI DI DIDIER – Nella Serie A che inizia domaÃ?Âni esordiranno anche due gioÃ?Âcatori che Deschamps conosce molto bene avendoli allenati sino a pochi mesi fa: il nigeriaÃ?Âno Taye Taiwo, neoacquisto del Milan, e l’argentino GaÃ?Âbrièl Ivà n Heinze, colpo della Roma: Ã?«Taiwo fisicamente è devastante, ma il campionato italiano è diverso da quello francese, più tecnico, più diffiÃ?Âcile. Credo dunque che dovrà lavorare molto per crescere a livello tattico. Per quanto riÃ?Âguarda Heinze sono convinto che Luis Enrique troverà in lui un leader, un giocatore d’eÃ?Âsperienza assoluta, in grado di aiutare la Roma a disputare un campionato eccellente. Lo stesso farà Cissè con la Lazio: può diventare un crack assoÃ?Âluto, ha qualità e una forza fiÃ?Âsica impressionanti. L’imporÃ?Âtante è che gli venga data la possibilità di scaricare tutti i cavalli del suo motore in spaÃ?Âzi ampi, quando parte in profondità è davvero difficile da fermare, può farti malissiÃ?ÂmoÃ?».
BATTERE IL BARà?A – Prima di scappare da Nyon, Didier, tra il serio e il faceto, dice la sua sul Barcellona, la squadra degli extraterrestri, gli undici cannibali che stanno monopoÃ?Âlizzando il calcio mondiale a liÃ?Âvello di club: Ã?«Se i blaugrana si possono battere? E certo. Ci puoi vincere se a loro si rompe il pullman e non arrivano allo stadio, oppure se li chiudi denÃ?Âtro in spogliatoio. O anche se a causa di uno sciopero aereo… Scherzi a parte, credo siano il top assoluto. Aspetto con anÃ?Âsia di vedere la sfida tra loro e il Milan. Non so se sia meglio, quando li affronti, pensare a difendersi o provare ad attacÃ?Âcarli. Se tenti di limitare i danÃ?Âni rischi di perdere solo 1-0, ma comunque non farai punÃ?Âti: loro sono bravi a sfruttare anche il minimo errore. HanÃ?Âno un giocatore di talento straordinario, Leo Messi, uno in grado con i suoi numeri di far saltare il banco in qualsiaÃ?Âsi momento. Se invece provi ad attaccarli rischi di prenderÃ?Âne 5, come capitato ad esemÃ?Âpio al Villarreal. Insomma, da una parte c’è il calcio dei coÃ?Âmuni mortali, dall’altra c’è il calcio del Barcellona. La creÃ?Âma catalanaÃ?». Parola di Didier Deschamps, uno che la Juve non smetterà mai di amarla nella maniera più pura possiÃ?Âbile.
Fonte | Tuttosport