2015
Cuadrado, Juventus in pole. Llorente per Isco? | Ts
Prosegue intanto la sfida con il Barcellona per Gerson
Juventus in pole per Juan Guillermo Cuadrado, nonostante la folta concorrenza: sono 12, infatti, i club interessati all’esterno offensivo del Chelsea, ma la società bianconera ha gettato le prime basi con l’aiuto di un intermediario, cioè lo stesso agente del calciatore, Lucci. La Juventus è apparsa più determinata rispetto all’Inter, che ha invece raffreddato il proprio interesse. Non è semplice però trattare con il Chelsea, che vuole cedere il colombiano dopo l’arrivo di un’altra freccia per l’attacco. In ogni caso chiede almeno 4 milioni di euro per il prestito più altri 29 da versare in rate pluriennali a partire dall’estate del 2016. Questa formula piace alla Juventus, che però vuole abbassare le cifre in questione con due armi: le pressioni di Cuadrado e il gradimento per la Juventus. Attenzione, però, all’Atletico Madrid, sebbene l’offerta di 25 milioni di euro per il trasferimento a titolo definitivo non abbia fatto breccia a Londra.
A CACCIA DI FANTASIA – Intrecci, però, anche sull’asse con Madrid: mentre si parla di manovre da parte di Fernando Felicevich per portare Arturo Vidal alla corte di Rafael Benitez, si registra l’interesse del Real Madrid anche per Fernando Llorente. La Juventus, stando a quanto riportato da Tuttosport, ha aperto alla cessione del suo attaccante, a patto che a Torino arrivi Isco. I vertici bianconeri hanno già cominciato a sondare il terreno: la variabile Llorente potrebbe aprire nuovi scenari per il fantasista. A proposito di fantasia, la Juventus continua a duellare con il Barcellona per Gerson. Per il trequartista del Fluminense ha offerto 12 milioni di euro con bonus che fanno salire la proposta a 16 milioni, ma deve fare attenzione alla concorrenza di Chelsea, Manchester City e United, oltre al Paris St Germain, Arsenal e Liverpool. Il Barcellona ha appena inviato due dirigenti, Raul Sanllehi e Nestor Amela, a Rio per provare a blindare il pre-accordo su Gerson, ma il blocco del mercato e le elezioni presidenziali complicano il lavoro degli spagnoli.