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2015

Voglio una vita spericolata

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Arturo Vidal, incidente nella notte e guida in stato di ebbrezza: il Cile lo perdona, l’analisi

Prima di tutto gli avvenimenti: il calciatore della Juventus Arturo Vidal, impegnato con il Cile nella Copa América 2015 peraltro ospitata proprio dal suo Paese, si è reso protagonista nella notte di un incidente stradale: Ferrari distrutta, lievi lesioni per Vidal e moglie, unica persona al suo fianco al momento dell’impatto. Secondo il colonnello cileno Gonzalez il calciatore sarebbe stato trovato in stato di ebbrezza per assunzione di alcol oltre il livello consentito.

COSA PAGA VIDAL – Abbiamo detto impegnato, sarebbe il caso di specificare splendidamente impegnato: due partite, tre gol e prestazioni totali per un Vidal assoluto trascinatore di un Cile quattro volte finalista eppure mai vittorioso in Copa América. Una vittoria ed un pareggio che vogliono dire probabile accesso ai quarti di finale e volata tutta da vivere nella fase ad eliminazione diretta: con un Vidal ancora nel motore. Andavano prima valutati i provvedimenti che la giustizia cilena avrebbe scelto di prendere nei suoi confronti – la sentenza si è poi concretizzata nel ritiro della patente ed obbligo di firma mensile al Consolato cileno di Milano, niente arresto dunque – poi la decisione del selezionatore Jorge Sampaoli alle prese con una brutta gatta da pelare: pugno di ferro per dare il buon esempio al resto del gruppo o mano larga per non privarsi di una pedina chiave. Quest’ultima la scelta definitiva: Vidal resta nel gruppo.

L’ETERNO DIBATTITO – Non è catalogabile tra i misteri che questo non sia il primo episodio di colore riguardante la vita di Arturo Vidal fuori dal campo: sia con la Juventus che nei raduni del suo Cile il centrocampista è stato beccato in situazioni non propriamente professionali. Non si valutano i valori della persona ma alcuni comportamenti. Ed ecco come, alla luce dei nuovi fatti, riemerga con la forza dell’attualità il solito dibattito sui generis: i suoi comportamenti sono condannabili o invece perdonabili in relazione ad un rendimento che poi nel computo stagionale risulta sempre essere altissimo? La sfera professionale insomma va rapportata alle sole risultanze del campo o sul giudizio complessivo inficia un modus vivendi non ortodosso? L’esempio di Maradona deporrebbe nella prima direzione: il suo popolo, napoletano ed argentino, conosceva ogni spigolo di un carattere assolutamente indisciplinato ma non si permetteva di fiatare di fronte alle esuberanze del genio. Vidal non è Maradona ma è uno che ti fa vincere ed è difficile voltargli le spalle: tanto al punto che nessuno lo abbia ancora fatto.

VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA, CANTAVA VASCO – Che al momento della stesura di uno dei suoi più celebri testi non poteva riferirsi ad un Vidal non ancora nato (era il 1983 quando l’artista emiliano scriveva “Vita Spericolata” e pubblicava l’album di riferimento “Bollicine”) ma che oggi non farebbe probabilmente fatica a dedicargliela: voglio una vita maleducata, di quelle vite fatte così, voglio una vita che se ne frega che se ne frega di tutto sìììì… voglio una vita che non è mai tardi di quelle che non dormo mai. In queste prime righe di Vasco Rossi c’è tanto Vidal: l’irriverenza, la sfrontatezza, e quel non essere mai tardi che in fondo lo caratterizza più di ogni altra piega. Perché quando sembra finire ai margini per qualche comportamento errato di troppo te lo ritrovi lì protagonista assoluto dei suoi successi. Perché in fondo Arturo Vidal è una star, una di quelle che ritrovi a bere whisky al roxy bar ma anche in campo a rincorrere avversari, servire compagni e siglare 48 gol in quattro stagioni bianconere. Ecco, magari dopo il whisky – o alcol che sia – non mettersi in macchina: il rischio non è prettamente individuale quanto collettivo. E a pagare può essere qualcuno che neanche sa chi sia Vidal o magari il suo fan più devoto. Questo vale per tutti, non solo per il cileno ovviamente, e sa di ramanzina. Lungi da chi vi scrive, ma va sottolineato. Poi si volta pagina e si torna a parlare di Copa América, poi di Juve e via discorrendo.