2015
Tevez: «Argentina obbligata ad essere protagonista. Messi il migliore»
Continua l’Apache: «Se sbagliare mi ha aiutato a migliorare? Sì. Devi essere intelligente nel momento in cui sbagli»
Atteso questa sera dall’esordio in Copa America contro il Paraguay, il centravanti della Juventus Carlos Tevez ha analizzato la sua situazione e quella della sua Argentina ai microfoni di Goal: «Pressioni per essere il “giocatore del popolo”? No, non mi sono mai sentito sotto pressione. Perchè questo soprannome? Penso a due cose: Penso che per la gente il calciatore del popolo debba dare tutto in campo ed è quello che rappresenta, rappresento il popolo delle classi inferiori dell’Argentina. La gente povera. Esultanze con i barrios dell’Argentina? Per la mia gente. E’ la gente di cui non ci si deve mai dimenticare, perchè è la gente più sfortunata e si cerca di dare gioia a quelle persone. Cos’è la Seleccion? E’ un premio per tutto ciò che fai nel club in cui giochi: credo che se ne fai parte devi essere soddisfatto».
CONTINUA TEVEZ – «Se sbagliare mi ha aiutato a migliorare? Sì. Devi essere intelligente nel momento in cui sbagli e cercare di imparare quando si commette un errore. Rivincita? Non mi piace chiamarla così. E’ una Coppa America dove abbiamo l’obbligo di essere protagonista. Il popolo ama la Seleccion? E’ una domanda per la gente, non per me. E Messi lo amano? Credo che lo amino perchè è argentino e perchè è il migliore al mondo. Differenze per me tra 2011 ed oggi?Otto chili in meno innanzitutto. Credo di stare meglio fisicamente, emotivamente e calcisticamente. Sono migliore rispetto a prima. Perchè emotivamente? Quando sei in un club e sia all’interno che all’esterno di esso ti fanno sentire bene, in campo si nota. Cosa mi piace ancora nel calcio? La passione e la gente. Messi? E’ sempre lo stesso. Argentina campione? Abbiamo una squadra ed un’ottima base. Ed è anche vice-campione del mondo e potrebbe influire. Mi piace l’idea di Martino: attaccare, è importante per il gruppo».