Roma, Castan: «Non ho vinto da solo»

Il centrale attende un’importante visita e racconta i momenti più duri

Leandro Castan è mancato alla difesa della Roma, nell’ultima stagione, così come al difensore centrale è mancato terribilmente il campo. Il brasiliano spera di tornare presto a giocare ma non vuole sbilanciarsi, a causa della delicatezza del problema avuto e della naturale volontà di evitare rischi solo per tornare a disposizione di Garcia. La Gazzetta dello Sport, nella sua edizione odierna, racconta il recupero di Castan riportando anche le parole del difensore, rilasciate a margine di un evento promosso da Atena Onlus. Queste le parole di Castan in merito alla propria condizione ed alla prudenza necessaria: «Il mio non è stato un intervento al ginocchio, ma qualcosa di molto più delicato. La visita ci sarà presto, ma non voglio pressioni».

FEDE E FAMIGLIA – Castan ha voluto sottolineare l’importanza della fede e ancor di più della vicinanza dei familiari nei momenti più duri: «La testa è importante, così come la fede. Nei momenti più duri, quelli in cui sei sul lettino, non parli con nessuno e allora ti rivolgi a Dio. Ma anche la famiglia e le persone che ti sono vicino sono importanti perché io questa battaglia non l’ho vinta da solo, ma con tutte le persone che mi sono state accanto». Intanto emergono le parole rincuoranti del professor Giulio Maira, che ha operato Castan a dicembre: «Aspettiamo la visita, che ci sarà tra due o tre settimane, ma ormai Castan potrà tornare a giocare. Si tratta di una pura formalità» ha detto Maira.