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Argentina Croazia, 3 episodi che non hai notato
Ecco tre episodi che non hai notato in Argentina Crozia, la partita che ha eletto la prima finalista del Mondiale in Qatar
Tre gol, vittoria netta, risultato senza discussione anche nel merito della quantità di occasioni prodotte: il verdetto di Argentina-Croazia non ha margini di dubbio e ha un’evidenza assoluta. Ecco tre episodi minori, indizi però di un significato più grande.
1) Il cross di Molina. In una gara iniziata come una partita a scacchi, la prima verticalizzazione la fa De Paul per Molina. Che arriva sul fondo e mette un pallone lungo, senza peraltro che ci siano compagni a seguirlo. Forse la Croazia si è illusa che l’Argentina non fosse capace di tracciare linee e su quella di Fernandez per Alvarez è crollato il castello.
2) Il tiro di Fernandez. La prima conclusione arriva dopo 25 minuti. Non sembra irresistibile, ma è maligno e Livakovic non appare sicurissimo. E difatti, quando c’è il fatidico rigore, lui che è uno specialista nel pararli, stavolta non ci riesce.
3) La pallonata di Modric. Nonostante una partita volenterosa, la stella della Croazia si vede che soffre nell’anima sul 3-0. E prima che Dalic lo faccia uscire, riceve pure una pallonata in faccia, a sentire un dolore concreto, fisico.