2012
Atalanta, Cigarini: “È questa la mia big”
ATALANTA CIGARINI – Intervistato per il Match Day ufficiale dell’Atalanta, Luca Cigarini ha parlato della sua scelta di restare a Bergamo per un’altra stagione. Il regista di centrocampo nerazzurro ha anche fatto capire che la formazione orobica non deve fare voli pindarici, dopo l’ottima stagione disputata un anno fa: “Io qui sto benissimo. Nella mia testa c’era solo il pensiero di tornare, altro non l’ho nemmeno preso in considerazione. Avevo un bel debito nei confronti di questa società che mi ha rilanciato in un momento poco fortunato per me e sono qui per ripagarlo. Probabilmente se avessi aspettato un po’ magari mi poteva anche arrivare l’offerta di una squadra di blasone, ma la mia big è l’Atalanta. Qui c’è una proprietà che ha grandi ambizioni, questa è una piazza dove si potranno fare le cose in grande. Dove può arrivare l’Atalanta? Noi dobbiamo fare il nostro campionato. E il primo obiettivo è sempre la salvezza, anche perché partiamo ancora con una penalizzazione. Non dobbiamo nemmeno guardare le rose delle altre, l’anno scorso soltanto tre squadre ci hanno battuto sia all’andata che al ritorno e sono Juve, Lazio e Milan, mentre con tutte le altre ce la siamo giocata. Poche novità rispetto alla scorsa stagione? Questo è un punto di partenza per iniziare un ciclo. Per fare qualcosa di importante bisogna sempre partire da una base solida, da una squadra che si conosce da tempo. Questo per noi sarà un vantaggio. Su chi puntare quest’anno? Vedendo anche il precampionato punto forte su Bonaventura. E’ cresciuto molto e io ho tantissima fiducia in lui. Può essere quel giocatore che rispetto all’anno scorso ci può dare quello sprint in più per fare bene. Obiettivi? Fare 40 punti il prima possibile. Poi personalmente mi piacerebbe fare qualche gol in più. Il numero di cartellini lo devo diminuire per forza, altrimenti se ne dovessi prendere di più finirei per giocare una partita sì e una no. Quella dei troppi gialli è stata una pecca dell’anno passato, ne sono consapevole: ho fatto anche dei falli stupidi. Ma se c’è da fare un fallo per fermare un’azione pericolosa, allora non mi tiro indietro.“