2012
Barcellona, Jorge Messi: “Leo felice di giocare, con Tito…”
Jorge Messi, padre del fnomeno dell’Argentina e del Barcellona, Lionel Messi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “RAC1” per fare il punto sulla situazione dell’attaccante degli azulgrana in vista della prossima stagione.
Reduce da un’annata incredibile, Messi è ora in Argentina a godersi le sue vacanze, dove però non si dimentica di continuare ad allenarsi per restare in forma. La partita amichevole contro il Brasile, dove Messi ha siglato una tripletta, è stato il momento per comunicare al mondo che la compagna della “Pulce” è in dolce attesa. È stato anche l’ennesimo confronto vinto con Neymar, stella del calcio brasiliano: “Leo mi ha detto che Neymar è un bravo ragazzo, hanno un buon rapporto e una rivalità sportiva molto sana”.
L’ultima cosa che resta da fare a Messi è “esorcizzare” quel “mostro sacro” del calcio argentino, Diego Armando Maradona, un mito che nessuno pensava potesse essere mai rimosso dal suo primato, ma Messi ha dimostrato di poter frantumare record dopo record, rendendoli quasi irraggiungibili per chiunque altro praticherà questo sport. Per “battere” Maradona sarà necessario vincere perlomeno un Mondiale, impresa riuscita (per un verso o per un altro) all’ex “Pibe de Oro”: “Sarebbe il massimo per lui, non ci sarebbe niente di comparabile. Non avrei mai pensato che Leo potesse diventare il migliore di tutti i tempi. Con Maradona il confronto è inevitabile, anche se si tratta di epoche diverse. È cambiato il modo di praticare calcio ed il paragone non è proprio esatto. Lui però deve solamente continuare a divertirsi, come sta facendo adesso”.
Sul Pallone d’Oro e la possibilità che lo vinca ancora Leo: “Il Pallone d’Oro è la conseguenza dei risultati ottenuti durante l’anno e la decisione arriva dai suoi colleghi, i giocatori professionisti. Sicuramente sarà o Cristiano Ronaldo o Leo Messi”.
Jorge si sofferma poi sull’uomo messo ed ammette di essere “molto orgoglioso di Leo, come persona, come figlio e come essere umano. Ha dei valori per i quali dovrebbe sentirsi orgoglioso, non solamente per come gioca a calcio, ma per come affronta la vita quotidiana. Ha l’ambizione di continuare a giocare, essere felice sia in campo sia con la sua famiglia”.
Sull’addio di Pep Guardiola: “Era molto deluso dopo la gara persa col Chelsea in Champions League, è stato un momento molto doloroso. Una volta partito Pep c’è stata un po’ di tristezza all’interno della squadra. Dopo tanti anni gloriosi è un fatto che costa molto, ma c’è la speranza di emulare questo periodo con Tito Vilanova. Messi lo conosce sin da quando era un ragazzino e Tito è sempre stato al fianco di Pep in questi anni”.