Bologna, Bisoli a 360Ã?° sul mercato dei rossoblù - Calcio News 24
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2009

Bologna, Bisoli a 360Ã?° sul mercato dei rossoblù

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Pierpaolo Bisoli, neo-allenatore del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Tele Santerno” per parlare del mercato rossoblù che, dopo le buste, ruota intorno ai nomi di Gillet ed Antonsson. Il tecnico felsineo ha confermato queste ipotesi ed ha spiegato: “Sono due giocatori che, da subito quando ci siamo messi a discutere su chi doveva arrivare, sono stati i primi nomi che sono stati fatti: io quello di Gillet e Salvatore quello di Antonsson. Si tratta di due giocatori importanti e con esperienza. Gillet gioca in Italia da 12 anni ed è un portiere che mi è sempre piaciuto per la tranquillità  che trasmette alla squadra mentre Antonsson l’ho visto giocare durante i preliminari di Champions League contro il Chelsea: ha quindi anche esperienza internazionale. Da subito hanno manifestato entusiasmo nel venire a Bologna, in una piazza importante. Non so se abbiano già  firmato, ma sono due giocatore comunque molto vicini e che rientrano nel target di quelli che devono arrivare a Bologna: grande entusiasmo, voglia di lavorare e mettersi a disposizione di un gruppo che vuole dimostrare di fare bene e rappresentare la tifoseria, che è sempre vicina alla squadra. Janko e Caracciolo? Sono due giocatori che hanno caratteristiche simili: alti, coprono bene la palla, danno punti di riferimento alla squadra e non sono statici, perchè nonostante la stazza si muovo molto. Sono due giocatori che si adattano bene con Di Vaio perchè non devono solo dare punti di riferimento ma anche muoversi. Si tratta di due giocatori importanti. Caracciolo lo consociamo di più perchè nel campionato italiano ha dimostrato di saper fare i suoi gol ed è già  rodato per il nostro calcio. Di Janko ne parlano tutti strabene. Io l’ho visto solo una volta, negli anni ha comunque sempre fatto gol. Sono due giocatori che, in questo momento, hanno anche dei costi elevati e in questo momento bisogna essere oculati e fare valutazioni: ci penserà  la mia società , con Bagni, il presidente e il vicepresidente, a cercare di trovare quello più giusto da far venire Bologna. Queste sono le due scelte: poi non è detto che ci si possa arrivare. Se mi piacerebbe Diamanti? Certo. Stiamo parlando di un giocatore che 5-6 anni fa, quindi in tempi non sospetti, avevo già  proposto al Bologna ed era stata fatta un’amichevole quando allenavo il Prato. E’ un giocatore di una caratura importante e anche quest’anno, in una stagione sfortunata come quella che ha avuto il Brescia, ha fatto nove gol. Ha qualità  importanti e un valore importante. Se dovesse andare via Ramirez,potrebbe essere nella rosa in cui andremo a scegliere. Cigarini? Cigarini è un buon giocatore. Non ho comunque mai sentito il suo nome per il Bologna e non dimentichiamoci che noi in rosa ne abbiamo due di “?registi’ davanti alla difesa: Mudingayi e Perez, che nella sua nazionale ricopre quel ruolo. A me piace giocare con un centrocampo a tre per avere più copertura davanti con i due centrali e nello stesso tempo creare la superiorità  numerica nella metà  campo avversaria. Viviano? Nella vita chi fa sbaglia, e quindi non bisogna mai colpevolizzare nessuno. Quando sento delle critiche ingiuste verso chi prova a fare qualcosa di giusto mi dispiace: è sempre facile criticare dopo l’evento, che può essere positivo o negativo. Mi dispiace che in questo momento Pedrelli venga attaccato: nella vita si può sbagliare e si può perdonare. Ha fatto un errore, come a me capiterà  di sbagliare nel mandare in campo un giocatore o nel fare una sostituzione, come possono sbagliare gli arbitri o i presidenti. Poi gli errori sui pagano, ma bisogna rimboccarsi le maniche, assorbire il colpo e avere l’entusiasmo per ripartire con grande voglia, che tutti noi abbiamo, dalla società  a me e al mio staff e penso anche i tifosi, e dimenticare subito che nel percorso di una squadra ci sono incidenti che possono essere superati con grande unione, sorriso sulle labbra e qualche volta bisogna saper assorbire anche parandosi”.