Brescia, Corioni: "Sono arrabbiatissimo, su Diamanti..." - Calcio News 24
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2009

Brescia, Corioni: “Sono arrabbiatissimo, su Diamanti…”

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Un gol in contropiede a Torino, un’espulsione fiscale, una mancata espulsione per eccesso di buonismo. Ce ne sarebbe d’avanzo per far saltare il tappo presidenziale. Invece non proprio il Corioni che non t’aspetti, ma nemmeno un presidente sull’orlo di una crisi di nervi. Persino filosofo. E visti i tempi di vacche magre se non proprio scheletriche, non è poco

Corioni, arrabbiarsi fa male al fegato e alla pressione?
“Se lo dice lei”.

Allora è arrabbiato?
“Arrabbiato? Altro che arrabbiato: sono arrabbiatissimo”.

Starà  mica pensando all’arbitraggio?
“Ci penso, ci penso. Se Celi avesse espulso Chiellini… Si era nei primo minuti dell’incontro. Nessuno può dire come sarebbero andate le cose, in compenso però non è da matti pensare che potevano andare in maniera molto diversa. Anche se Mareco non avesse incassato il secondo giallo, potevano andare in maniera diversa, visto che il Brescia stava cercando il pareggio. E questa è la seconda parte della verità . Certo Mareco ha commesso fallo su Matri. No, anzi ha commesso un falletto. Robetta da poco. Al massimo ci stava la punizione. Invece è partita l’ammonizione, Mareco è partito verso lo spogliatoio e noi siamo rimasti in dieci nel momento più importante. Al Brescia sono stati fischiati contro un mucchio di falletti. In compenso ha subito fallacci”.

Tutta colpa dell’arbitraggio di Celi?
“Certo che no. L’arbitro ci ha messo del suo. Noi del nostro. Vedi il gol in contropiede? A Torino? Roba da sbellicarsi dalla risate. Invece al Brescia sono rimasti solo gli occhi per piangere. Non serve. à? ovvio che una squadra che si deve salvare, e per di più che gioca con la Juventus, non dovrebbe farsi colpire in contropiede. Ma non me la sento di dare addosso ai ragazzi. Volevano vincere e potevano farcela. Magari non sono stati furbi ma, quando si vede la vittoria a portata di mano, non si può sempre metterla sul calcolo”.

Corioni, lei non sembra con le gomme a terra.
“Conta poco come si sente il presidente. Conta che non sia la squadra con le gomme a terra. E non lo è. Finalmente si è concluso un lungo periodo che per noi è stato un autentico tour de force. Un ciclo di 11 partite nelle quali abbiamo affrontato tutte le grandi del campionato e sfido chiunque a dire che si è fatto male. All’appello manca solo il Milan, ma per il Milan c’è ancora tempo”.

Otto partite per salvare la serie A e probabilmente molto di più?
“Otto partite nelle quali ci giochiamo la salvezza e il lavoro di questo periodo”.

Con Diamanti di nuovo in forma?
“Diamanti non sta facendo quello che è nelle sue possibilità . E si vede. Ma è anche vero che lo stiamo impiegando in un ruolo che non è il suo. Diamanti è un giocatore da grande squadra. Il Brescia non è una grande squadra e non può permettersi il lusso di giocare con due punte più Diamanti. Ma mi aspetto comunque molto più da un giocatore con le sue capacità “.

Alle viste una tirata d’orecchi?
“No. Ma è una delle questioni di cui parleremo durante la sosta e con il Bologna non ci sarà  un esercito di assenti”.

Presidente, parlerà  con Diamanti?
Certamente. Voglio capire cosa non va, a parte il ruolo che è una scelta obbligata.

Fonte | Bresciaoggi.it