Buffon: «Juventus e Roma alla pari per lo Scudetto» - Calcio News 24
Connect with us

2014

Buffon: «Juventus e Roma alla pari per lo Scudetto»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

buffon sorride juventus marzo 2014 ifa scaled

Il portiere della Juventus e della Nazionale si confessa in un’intervista a “La Stampa”.

JUVENTUS BUFFON – E’ un Gigi Buffon a 360° quello che parla ai microfoni de “La Stampa“. Il portierone della Juventus e della Nazionale italiana ha parlato dell’arrivo di Allegri a Torino, dell’addio di Conte, degli obiettivi futuri dei bianconeri e del caso Tavecchio.

I CAMBIAMENTI – Buffon ha parlato del cambio di panchina in casa Juve: «Ci sono stati parecchi cambiamenti, ma dopo un percorso fantastico con gli stessi uomini al comando un avvicendamento è anche fisiologico. L’addio di Conte? Conte incarnava lo spirito ultras ed è stato suo grande merito se siamo risorti in modo così prepotente, ma il tifoso della Juve si diversifica dagli altri perché ha un tratto di continuità nella proprietà, lì sta il marchio di fabbrica. Se abbiamo preso in giro Pirlo per l’arrivo di Allegri? Eravamo tutti in vacanza e non c’è stato tempo. Però non ho mai capito i dubbi: se anche avessero avuto dei problemi certe situazioni tra uomini si risolvono con poche frasi, magari con una battuta».

GLI AVVERSARI SCUDETTO – Questa la battuta di Buffon sulla Roma, avversaria principale dei bianconeri in campionato: «Dopo il campionato dell’anno scorso partono dall’entusiasmo e dalla consapevolezza di essere stati competitivi e di essersi rafforzati. Ai nastri di partenza sono al nostro pari».

LA CHAMPIONS – Il portiere bianconero ha parlato anche del cammino europeo della sua Juve: «Determinati investimenti pesano, chi ha una disponibilità economica sfacciata è avvantaggiato. Però negli ultimi due anni abbiamo visto due finaliste come Borussia Dortmund e Atletico Madrid, non delle superpotenze. Alcune volte le sorprese esistono, anche se è strano definire come una sorpresa l’ipotesi della Juve in finale».

TAVECCHIO – Chiosa sul caso Tavecchio e sul sistema calcio: «La frase delle banane era e resta infelice, poi è stata strumentalizzata ma non è quella a essere determinante. Il futuro del calcio dipende da un cambiamento radicale, da programmi molto più precisi. Già il fatto che ci sia un’atmosfera così è una mezza sconfitta, vediamo se entro l’11 agosto la sconfitta diventa intera. Tavecchio bruciato? In questa diatriba quel che mi dà più fastidio è chi insiste a sostenere a priori qualcuno perché è convinto di avere aiuti in futuro. Se non cambia nulla da qui all’11 tutti noi dobbiamo sentirci collaborazionisti della deriva: giocatori, giornalisti e chiunque graviti intorno al calcio. Levare certe poltrone e cambiare certe logiche di potere che ormai sfiniscono non può essere così complicato. In politica ci provano e nello sport pure, il nuovo presidente Coni ha idee e si presenta come un riformista. Chiunque sia eletto deve avere lo stesso vigore nel trasmettere un senso di responsabilità a chi si ostina a lottare per l’interesse di bottega».