Buon compleanno a… Gabriel Jesus - Calcio News 24
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Buon compleanno a… Gabriel Jesus

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Oggi Gabriel Jesus compie 26 anni. Sabato scorso, era in campo in Arsenal-Leeds e – come ha scritto il Daily Mirror – «ha dimostrato perché ai Gunners è mancato molto». Infortunatosi al ginocchio durante il Mondiale, l’attaccante brasiliano è tornato titolare e ha fatto la differenza. Si è procurato il calcio di rigore che ha permesso di sbloccare la partita: sembrava che dovesse calciarlo il capitano Odgaard, che poi ha invece ha consegnato la sfera al compagno. Esecuzione perfetta e strada in discesa. Ancor più dopo che nella ripresa ha siglato un altro gol nel 4-1 con cui la capolista ha fatto capire di essere pronta a riportare a casa quel titolo che manca dal 2004, quando giocavano Thierry Henry e Patrick Vieira. Chi li ha visti all’opera non li ha certo dimenticati, ma inizia a esserci una generazioni di giovani tifosi che li conoscono solo attraverso i racconti o i filmati su youtube: è tempo di regalarsi immagini nuove.

Non è questa la migliore stagione del brasiliano. Chiariamoci sulle qualità dell’attaccante c’è poco da discutere. Anche se non mancano voci discordanti, tra chi lo vede troppo raffinato per essere un bomber spietato e chi, al contrario, lo ritiene estremamente utile in una squadra proprio per le tante cose che sa fare e giudicarlo esclusivamente dalla contabilità dei gol sarebbe sbagliato. Peraltro, non è che stiamo parlando di numeri riduttivi. In doppia cifra c’è arrivato sempre e ha ancora il tempo per riuscirvi in questa stagione balorda, dove gli acciacchi lo hanno tenuto fuori a lungo. Ma è vero che Gabriel Jesus non è più stato quello dei primi mesi al Manchester City, nel 2017. Gioca poco, è vittima di un infortunio al quinto metatarso del piede destro, ma butta la palla alle spalle del portiere 7 volte su 11. Del resto, Pep Guardiola che l’ha allenato, un po’ di tempo fa, dopo un 5-0 contro il Norwich, ne fece una descrizione encomiastica, sulla quale è difficile essere in disaccordo: «È un giocatore a cui piace giocare più largo rispetto alla posizione centrale. Uno dei motivi per cui faccio l’allenatore è poter lavorare con giocatori e uomini come Gabriel. Non si lamenta mai, se gioca cinque minuti, gioca i cinque minuti migliori che può fare. È felice a sinistra, a destra o al centro e oggi l’intesa con Kyle Walker è stata eccezionale. Sono contento della sua prestazione, è stato coinvolto in tre dei nostri gol ed è un giocatore incredibilmente importante per noi».
Sarà per questo che quando la scorsa estate Gabriel Jesus se n’è andato da Manchester per dirigersi all’Arsenal, ha salutato con un video e parole non banali.

Ed è davvero una bizzarria del destino, o forse sta anche nella logica della cose ad analizzarle fino in fondo, che oggi siano proprio Arsenal e Manchester City a contendersi il titolo nella Premuer League 2022-23. E magari, a fine campionato, anche il peso specifico del brasiliano verrà valutato come uno dei fattori che avrà fatto pendere la bilancia da una parte invece che dall’altra.

Domanda per i tifosi delle tre tradizionali big del calcio italiano: cari tifosi i Juventus, Inter e Milan, lo avreste voluto prima o poi uno come lui all’interno del vostro reparto offensivo? Il quesito ha un senso perché da un bel po’ di tempo si è accostato il suo nome alla Serie A.

A Torino interessava già a Maurizio Sarri e probabilmente – a quel che si è scritto – ancora di più a Massimiliano Allegri nel momento in cui ha preso atto di dover rimanere orfano di Cristiano Ronaldo. Il Milan è stato l’ultimo club iscrittosi nella lista dei possibili acquirenti e non sarebbe stata una cattiva idea rinnovare il parco attaccanti dei campioni d’Italia con un acquisto di tale portata tecnica. Ma, probabilmente, l’idea più suggestiva sarebbe stata quella dell’approdo all’Inter. Se n’è scritto e tanto in non poche occasioni, quando sembrava che Lautaro Martinez fosse destinato altrove. Con tutte le proporzioni del caso, sarebbe stato intrigante vedere l’accoglienza del popolo nerazzurro perché certamente Gabriel Jesus non avrebbe nascosto ciò che aveva rivelato in Inghilterra: «Io lavoro molto duramente ogni giorno con l’obiettivo di essere come era Ronaldo, il Fenomeno. Le sue qualità erano diverse, ma io lavoro lo stesso per migliorarmi come attaccante».

Non ci resta che guardarlo in tv. Ma statene certi, anche questa estate leggeremo di lui in proiezione italiana e chissà che prima o poi non lo si vada ad accogliere in qualche aeroporto della Penisola…