Buon compleanno a... Yunus Musah
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Buon compleanno a… Yunus Musah

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Rabiot Musah

21 anni oggi per Yunus Musah: il centrocampista americano è arrivato al Milan in estate dal Valencia e si sta affermando

Oggi Yunus Musah compie 21 anni. Dopo un lungo giro, che ha avuto Londra e Valencia dove crescere calcisticamente, ha fatto ritorno nel nostro Paese. Il ragazzo nato a New York, infatti, a pochi mesi di età viveva a Castelfranco Veneto e da lì, dalle giovanili del Giorgione, ha preso le mosse che lo hanno poi portato all’Academy dell’Arsenal. Un’infanzia felice, ricordata quest’anno nel giorno della presentazione in rossonero: «Sono stato benissimo in Italia. Facevo tanti tornei, giocavamo spesso e poi quando avevo fame andavamo nel negozio di mia madre a prendere qualche snack. Sono stato benissimo. Posso quindi subito inserirmi qui in Italia sapendo la lingua. Mio fratello è del Milan, guardiamo sempre le partite insieme e conosciamo tante cose del Milan».

Ciò che si è concretizzato nell’estate del 2023, avrebbe potuto già verificarsi cinque anni prima. Il 12 maggio del 2019, infatti, La Gazzetta dello Sport scrisse che la Juventus aveva praticamente chiuso l’operazione di acquisizione del giovane dei Gunners, probabilmente destinato alla squadra B. In Inghilterra di lui dicevano un gran bene, come di un prospetto di sicuro interesse. Invece, non andò così. Yunus finì in Spagna, nel Valencia, con l’idea di poter crescere in un calcio che insegna la cultura del gioco, mentre nel frattempo – almeno sul piano teorico – continuava a studiare il suo idolo, come fa ancora oggi del resto: «Mi piaceva tanto Yaya Touré, lui era un riferimento per me e continuo a guardare i suoi video: aveva tecnica e potenza, tutto».

In Liga Musah fa bene. Diventa un punto di riferimento del club, gioca tanto, conquista la nazionale statunitense e partecipa anche ai Mondiali in Qatar mettendosi in evidenza.

Ma anche lì, nella squadra dove si fa conoscere davvero, c’è un pezzo di Italia e di Milan. Uno dei suoi allenatori è infatti Rino Gattuso. Quando si materializza il passaggio alla corte del Diavolo, Tuttosport va a intervistare il suo vice, Gigio Riccio, che lo presenta così: «È dotato di un grande stappo a livello di gamba, ha capacità di ribaltare velocemente l’azione e, pur non avendo grandissimi centimetri, si fa valere nei duelli aerei. Ha una grande esuberanza fisica. Non è ancora completo. È certamente un giocatore che ha grandi margini di miglioramento, direi enormi, visto che parliamo di un 2002».

Una scheda tecnica che lui completa nella prima conferenza stampa da rossonero: «Mi piace fare un po’ di tutto. Mi piace venire basso, portare la palla avanti dribblando, essere aggressivo in difesa… Mi piace essere un centrocampista che fa un po’ di tutto. Penso di avere potenza nel portare la palla avanti». Quanto alle prospettive di miglioramento, Yunus le definiva così: «Posso fare di più nella fase di rifinitura, magari fare più gol. Qui c’è un livello alto di tattica, questo un po’ mi manca…». Dando così ragione a Riccio che così ha risposto all’interrogativo a proposito di quale aspetto dovesse crescere: «In primis tecnicamente. Soprattutto nella trasmissione dei passaggi nello stretto e nella lettura delle situazioni. Anche nella scelta dell’ultimo passaggio deve imparare a prendere le decisioni giuste. Si trova spesso in una situazione di transizione rapida, sia in parità sia in superiorità numerica e lì dovrà leggere bene la situazione e prendere le decisioni giuste. Ma sono sicuro che lavorerà tanto con lo staff di Pioli sotto questo aspetto della lucidità».

Juventino mancato, milanista in via di affermazione, interista sfumato. Perché anche l’Inter ha guardato a lui con interesse. E se in casa rossonera qualcuno lo ha pensato come il sostituto di Kessie, sebbene i due non siano propriamente coincidenti, sul fronte opposto si è anche ipotizzato che la sua acquisizione potesse valere il sacrificio di Gagliardini.

Per adesso, il primo parziale bilancio di stagione snocciola i seguenti numeri: 961 minuti in campo tra campionato e Champions League, 15 apparizioni in campo, 9 delle quali da titolare, un assist importante per la rete di Pulisic che ha deciso Genoa-Milan. Ultima pagella ricevuta da La Gazzetta Sport, relativa alla sua prestazione di sabato in Milan-Fiorentina, un 6 accompagnato da un giudizio che ne qualifica le caratteristiche e va oltre i ritratti già proposti: «Offresi tuttofare per lavori di riparazione: gioca finto trequartista, mediano, addirittura esterno sinistro. Prezioso».