2013
Cagliari, López: «Abbiamo difeso bene, Pinilla scelta tattica»
CAGLIARI DIEGO LOPEZ – Un pareggio prezioso per il Cagliari sul campo della Fiorentina, ottenuto in extremis, ma non senza polemiche legate ad episodi arbitrali. Tuttavia, l’allenatore dei sardi, Diego López, si è voluto concentrare nel post-partita di Sky Sport sulla buona prestazione dei suoi ragazzi: «Abbiamo fatto una grande partita. Mi è piaciuta molto la squadra. Abbiamo ottenuto il risultato giocando con personalità e tenacia, questo mi è piaciuto molto.»
PINILLA IN PANCHINA – Sulla decisione di tenere fuori Pinilla, fatto subentrare nella ripresa e poi subito in gol, López commenta: «Ho deciso di puntare sulle punte che ho scelto perché non volevo essere messo sotto con il possesso palla noto della Fiorentina. Ho scelto Sau, Ibarbo e Cossu per cercare di sfruttare la loro velocità nelle ripartenze e in contropiede. Con questi giocatori abbiamo avuto la chance di segnare. Abbiamo realizzato 2-3 azioni di contropiede interessanti, ci è mancato solo l’ultimo passaggio per segnare.»
CENTROCAMPO VIOLA BLOCCATO – Una delle grandi abilità del Cagliari è stata quella di fermare il centrocampo della Fiorentina, ma López spiega di non aver alcuna formula magica da poter consigliare alle altre squadre: «Non ci sono consigli o trucchi, non sento di doverli dare. Noi abbiamo fatto una grande partita. Abbiamo difeso in maniera unita e quando difendi in undici diventa più facile per i centrocampisti ed i difensori. Abbiamo giocato bene e siamo ripartiti. Quando vieni in questi campi e non rispondi colpo su colpo e ti limiti al compitino, finisce che perdi contro le squadre forti. La Fiorentina è una grande squadra, attrezzata molto bene in ogni reparto. Faccio nuovamente i complimenti alla mia squadra per la prestazione.»
ZOCCOLO DURO CRUCIALE – Infine, chiosa sul mercato dei sardi, che hanno confermato lo zoccolo duro della formazione rossoblù dell’anno scorso: «Questa squadra anno scorso ha finito il campionato come undicesima, penso si possa migliorare. È chiaro che il Cagliari debba mettere in primis al sicuro l’obiettivo della salvezza, poi si potrà pensare ad altro.»