Cagliari, Pavoletti: «Voglio giocare prima della fine del campionato» - Calcio News 24
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2020

Cagliari, Pavoletti: «Voglio giocare prima della fine del campionato»

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Leonardo Pavoletti, attaccante del Cagliari, ha parlato del suo recupero dall’infortunio

Leonardo Pavoletti, attaccante del Cagliari, ha parlato ai microfoni di Videolina Sport della sue condizioni dopo l’infortunio e degli obiettivi in maglia rossoblù.

RECUPERO – «Inizio a stare davvero bene, sono passati 5 mesi dall’operazione e c’è molta fiducia. Ora ho un appuntamento con il chirurgo che mi ha operato per un controllo. L’ultima parola prima di scendere in campo è la sua. Mi sono posto l’obiettivo di scendere in campo prima della fine del campionato. L’hanno presa di buon occhio anche la società e l’allenatore. Io sto facendo di tutto per esserci nell’ultima gara. All’inizio speravo di poter fare qualcosa in più. Sarebbe irresponsabile però forzare e rischiare proprio nelle ultime partite. Giusto fare qualche minuto, così riparto motivato per la preparazione così dalla prossima giornata ci sarà in campo il vero Pavoletti».

JOAO PEDRO – «Già dal ritiro dissi che avevo visto Joao Pedro in forma e mi auguravo che restasse, lo volevano diverse squadre. 18 gol sono tantissimi. Beato e bravo lui. Spero ne segni ancora».

OBIETTIVI – «Questo è un campionato strano e particolare. Giochi tante partite ogni tre giorni in un periodo in cui non dovresti giocare. Non è la cosa più dura e difficile di questo mondo, ma ne risenti. Dobbiamo fissarci degli obiettivi. Le squadre che stanno facendo bene sono quelle che hanno un obiettivo forte in testa. Se non ce l’hai rischi di fare un campionato meno brillante di quello che aspettavi».

ROG – «Bisogna puntare su un giocatore che quest’anno ha fatto la differenza e passa inosservato: è Marko Rog. Lo conoscevo già dal Napoli, sapevo della sua qualità. Quando il direttore mi disse che lo stava prendendo ero stracontento. In questo momento di difficoltà sta tirando il carro. Contro il Sassuolo ha fatto l’assist, ma è un giocatore completo. Sarebbe da blindare e coccolare per lungo tempo. Mi dispiace che venga poco sottolineato perché è un ragazzo che passa inosservato».

SIMEONE – «Con Simeone ci ho giocato a Genova, conoscevo le sue qualità. Per noi è indispensabile. Ha una lettura della palla incredibile, soprattutto sulla profondità. Allunga le difese e crea gli spazi per il tuo gioco. Combatte, lavora. Io in campo contemporaneamente con Joao Pedro e Simeone? Io la vedo bene. Dobbiamo sentire il mister cosa ne pensa. Siamo tre giocatori diversi che possiamo giocare insieme. A certi livelli devi essere bravo ad adattarti al tuo compagno. Sarebbe un bel Cagliari ultraoffensivo, piacerebbe anche a me».

CAMPIONATO – «I ragazzi hanno fatto un girone d’andata eccezionale, poi c’è stato un momento di calo. È stato un campionato in cui ci hanno fatto divertire. Lo dico da tifoso perché ho visto tutte le partite da fuori. Il calo? Ne so quanto voi. Ho vissuto poco lo spogliatoio quest’anno. Non saprei se ci sono stati problemi, ma non credo. In tante partite abbiamo raccolto più di quanto meritavamo e nel periodo buio abbiamo perso quei punti. Lotta Europa? C’è dispiacere. Proveremo fino alla fine a raggiungere il decimo posto. Sapevamo che quest’anno potevamo fare un grande campionato».

ZENGA – «Il futuro di Zenga? Sarebbe irresponsabile da parte mia rispondere positivamente o negativamente. A fine stagione la società tirerà le somme. Con lui ho un ottimo rapporto, ma non sono nemmeno mai stato allenato. Giocando ogni tre giorni non ha potuto lavorare veramente sulla squadra, non si può fare una vera valutazione. Per un allenatore nuovo non è facile essere valutato oggettivamente. Un allenatore bravo vede i giocatori che ha a disposizione e adatta le sue idee. Non può pensare solo ai suoi schemi».