2013
Colpo su colpo, De Laurentiis e Della Valle lanciano lassalto alla Juve
Impensabile procedere a bilanci con situazioni in pieno sviluppo: ma Napoli e Fiorentina scalpitano e ad oggi sono le realtà più credibili
Manca poco più di un mese al gong del calciomercato estivo: non è tempo di bilanci ma le prime dinamiche inerenti alla prossima stagione iniziano a delinearsi. Ecco una panoramica ad oggi valida per la lotta scudetto: rispetto ai valori emersi nella annata appena trascorsa la Juventus si conferma squadra da battere ma Napoli e Fiorentina fanno sul serio e non hanno alcuna intenzione di fermarsi.
L’ATTIVITA’ DELLA CAPOLISTA – Si ripartirà tutti da zero ma va alla Juventus l’onere e l’onore della capoclasse: ad una squadra già solida e redditizia sono stati aggiunti gli attaccanti che mancavano, Tevez è il top player tanto agognato mentre Llorente garantisce soluzioni alternative anche nel gioco aereo. La terza stagione ad altissimi livelli nasconde però non poche insidie: la riconferma come forza principale in campo nazionale e l’assalto europeo non sono già scritti, a Conte il compito di mantenere altissima la tensione soprattutto alla luce del fatto che le dirette concorrenti non sono rimaste a guardare. La Juventus ha una squadra forte ma non al punto da poter considerare la contesa già archiviata e le certezze acquisite negli ultimi due anni possono tradursi in boomerang se non accompagnate da un livello di attenzione maniacale. E nell’anno che porta al Mondiale sudamericano interpreti del calibro di Buffon, Barzagli e Pirlo – non più giovanissimi – potrebbero inconsciamente gestirsi.
L’ANTAGONISTA AFFAMATA – Dopo il secondo posto dello scorso campionato il Napoli ha definitivamente posto fine al ciclo Mazzarri cedendo anche l’interprete principale del recente passato partenopeo: i milioni con i quali il Psg si è garantito le prestazioni di Cavani – sommati al budget di 60 milioni dedicato dal presidente De Laurentiis al rafforzamento dell’organico – hanno avviato la rifondazione. E’ un nuovo Napoli con un piglio decisamente internazionale: tecnico spagnolo, ambizioso e vincente, calciatori provenienti dal Real Madrid e la missione principale di costruire una rosa completa che possa competere efficacemente sui tre fronti della stagione. Atteso al varco dopo gli addii di Mazzarri e Cavani, il patron ha risposto in maniera strepitosa puntando su uno dei tecnici più affermati a livello mondiale e mettendo a segno il colpo Higuaìn, da troppi ritenuto impensabile per le dimensioni del Napoli. Un club di fatto work in progress: De Laurentiis è scatenato ed è pronto ad investire altri milioni per colmare definitivamente il gap dalla Juventus è – perché no – provare a giocare il ruolo di favorita.
IL TERZO INCOMODO: DELLA VALLE INARRESTABILI – La delusione di quel terzo posto svanito negli ultimi minuti di una stagione ben al di sopra delle aspettative iniziali ed esteticamente inappuntabile si è tramutata in ardore agonistico e non in rabbia. E già per questo vanno fatti i complimenti alla società. La Fiorentina lavora con competenza e puntualità eccellenti e sta allestendo un organico pronto a sorprendere tutti ancora una volta: bando ai giri di parole, l’obiettivo è quello massimo. Il club viola vuole recitare la parte del terzo incomodo nella lotta d’altissima classifica e ragiona da grande realtà: nessun pianto per l’addio di Jovetic, la dirigenza ha capitalizzato al massimo la cessione del montenegrino di fatto finanziando gli affari Rossi (già preso a gennaio) e Gomez. Ad attori di tale spessore andranno ad aggiungersi i vari Ljajic – pronto alla consacrazione definitiva dopo lo scorso girone di ritorno da sballo – Cuadrado, Ilicic, Joaquin, un centrocampo mostruoso per qualità ed esperienza e i prossimi investimenti che non tarderanno ad arrivare. Alla Fiorentina manca un portiere affidabile ed un centrale difensivo veloce che possa far coppia con Gonzalo Rodriguez: arriveranno, così come ulteriori innesti di qualità in tutti i reparti. Entusiasmo alle stelle, ne vedremo delle belle: ad oggi queste tre sono un gradino sopra, manca un mese per stravolgere equilibri già oggi meno consolidati di quanto possa sembrare.