2013
Come cambia la Fiorentina: due bomber da sogno, ecco da dove passa lassalto al titolo
Proposta di gioco eccellente, attaccanti devastanti: un limite da superare per insidiare Juventus e Napoli
E’ Mario Gomez l’acquisto più costoso dell’era Della Valle: il cannoniere tedesco è arrivato per la cifra record di 20.5 milioni di euro, ripartiti tra una base fissa di 15.5 ed una variabile – legata al rendimento del calciatore ed ai risultati complessivi della squadra – di ulteriori 5 milioni. Ecco come l’ex centravanti del Bayern Monaco può cambiare la Fiorentina.
FATTORE ATTACCO – Lo splendido modello adottato nella scorsa stagione – possesso palla spagnoleggiante con sfruttamento totale delle corsie laterali come dell’enorme talento a disposizione sia nel pacchetto di centrocampo che nel settore offensivo – ha trovato l’unico limite, alle volte, nel mancato sfogo della mole di gioco proposta. Sia Jovetic che Ljajic hanno segnato e sfoggiato numeri di alta scuola ma non avrebbero mai potuto rappresentare quel prototipo di centravanti classico richiesto quando c’è da finalizzare con costanza da grande squadra o se le cose non girano per il verso giusto. Ecco Mario Gomez: il centravanti di peso, quello che segna, funge da riferimento per la squadra e le permette di guadagnare metri di campo. La pedina dall’esperienza internazionale di primissimo rilievo, considerando i brillanti rendimenti dimostrati con le maglie di Stoccarda, Bayern Monaco e Germania.
CON GOMEZ UN ROSSI DA SBALLO – Troppo lunga la sosta ai box per il doppio clamoroso infortunio ai legamenti del ginocchio? Neanche per scherzo. Pronti, via e Giuseppe Rossi nelle prime due gare del nuovo campionato ha già timbrato il cartellino in tre occasioni, urlando al mondo calcistico tutta la sua fame: Pepito è tornato ed è pronto a dimostrare che proprio questa può rivelarsi la stagione del suo pieno recupero. Verso gli altissimi livelli a cui aveva ben abituato ai tempi del Villarreal, notizia peraltro particolarmente gradita in chiave nazionale sul cammino che porterà la squadra di Prandelli a Brasile 2014. Rossi-Gomez è un attacco da sballo in grado di canalizzare alla perfezione la splendida proposta calcistica targata Vincenzo Montella e dunque lanciare l’assalto ai top club del panorama nazionale: la garanzia in tal senso è offerta da un centrocampo in cui abbondano tecnica, visione di gioco e personalità. E da una rosa che, ora più che in passato, sembra godere anche delle necessarie alternative nel corso della stagione.
I LIMITI DELLA CREATURA DI MONTELLA – Detto di una fase offensiva che segna a raffica – sette le reti realizzate nelle prime due sfide di campionato – almeno sulla carta sono portiere e difesa che lasciano qualche dubbio di tenuta: tra i pali la società ha puntato forte su Neto ma le prime uscite ufficiali confermano una certa insicurezza di base, sia caratteriale che tecnica. La retroguardia, e nel complesso la fase difensiva, può crescere: la Fiorentina nel recente campionato ha segnato come Juventus e Napoli – 72 gol per i viola contro i 71 dei bianconeri e i 73 dei partenopei – ma, rispetto alle prime due realtà di un anno fa, ha subito considerevolmente in più con le 44 reti subite contro le 36 del Napoli e le 24 della Juventus. E l’organico in difesa è di fatto immutato: è chiaro come l’analisi si sia spostata sui massimi obiettivi: se le ambizioni viola devono restare quelle della scorsa stagione va tutto alla grande. Ma se la Fiorentina vuole insidiare i primissimi posti della classifica e ribaltare gli equilibri della Serie A – ed ha la potenzialità di farlo – la tanto attesa svolta passa proprio dalla performance della fase difensiva.