2014
Coni, Malagò: «Serve pugno duro coi violenti»
Il pensiero del presidente del Coni sulla questione ultras: «Non è necessariamente un mascalzone»
Nel corso dell’intervista odierna rilasciata al quotidiano Il Mattino, il numero uno del Coni, Giovanni Malagò ha rilasciato queste dichiarazioni facendo una disamina sul tifo organizzato e sulle frangie più estreme delle curve: «Non capisco perché, a prescindere, l’ultrà debba essere considerato una persona “permale”, ovvero il contrario di una persona perbene. Uno può essere veramente tifoso e fare, animato da una passione fortissima, cose pazzesche, tipo partire alle tre del mattino e affrontare un viaggio di dodici ore in pullman o rinunciare per due mesi ad andare in pizzeria per risparmiare e seguire la squadra in trasferta».
Malagò prosegue, specificando la non denigrazione in toto della questione relativa al tifo organizzato: «È un amore viscerale, è una fede. L’ultrà non deve essere necessariamente un mascalzone: il sillogismo non va bene. Anche in questi gruppi c’è chi inquina, certo, ma non dimentichiamo la passione e le coreografie che negli stadi rendono le partite più belle. Serve pugno duro con i violenti, che non sono per forza di cose gli ultrà»..