Corvino: «Ecco come uscire dalla crisi» - Calcio News 24
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2014

Corvino: «Ecco come uscire dalla crisi»

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L’ex ds della Fiorentina spiega le sue dinamiche di calciomercato

CALCIOMERCATO CORVINO CRISI – Il calcio italiano è in crisi, come evince da questo calciomercato. Una ricetta per uscire ce l’ha Pantaleo Corvino, ex ds di Fiorentina e Lecce. Corvino ha dichiarato: «Il calcio italiano è messo male economicamente e rischia di andare verso uno stato comatoso. Bisogna sbrigarsi a salvarlo. Non abbiamo sceicchi o multinazionali, noi dovremmo avere il potere delle idee per contrastare quello dei soldi. Per questo i presidenti devono fidarsi del miglio rmanagement al mondo, quello italiano».

FARE – Corvino ha proseguito: «Nel calcio italiano serve la fiducia verso i direttori sportivi, quelli che alla politica del parlare hanno sempre anteposto la politica del fare. Tolto qualche giovane che fa da eccezione, mi sembra però che non si faccia in questa maniera. E i dirigenti esperti restano al palo, ovvero quelli che hanno creato le famose plusvalenze. Se non hai gli stadi di proprietà, i ricavi del merchandising, le risorse te le devono dare le plusvalenze infatti».

STRADE – Corvino ha aggiunto: «La strada da seguire è la fiducia. Io ho avuto la fortuna di avere proprietari come i Filograna a Casarano, i Semeraro a Lecce e i Della Valle a Firenze, che me ne hanno data tanta. Anche l’Udinese è un esempio. Bisogna solo lasciar lavorare, non tendere anche a emarginare progressivamente professionisti bravi. Ci sono esempi positivi come Marotta e Paratici alla Juventus e Sabatini alla Roma, due squadre che non hanno mai tolto fiducia ai propri ds. La Roma ha speso tanto ma ha una proprietà americana, ci sono margini di manovra ampi se i soldi arrivano dall’estero».

COLPE – Ancora Corvino: «Le colpe della crisi sono molte. Prima parliamo di razzismo e poi chiudiamo agli extracomunitari e io sono uno che si è battuto per passare da 2 a 3 posti, stravedo per il talento da qualsiasi nazione provenga. Troppi stranieri non danneggiano le nazionali. perché non diciamo che il talento italiano si è abbassato di livello dal momento che non si gioca più in strada, e che è aumentata la concorrenza di altri sport?».

LND E PRIMAVERA – A Il Corriere dello Sport l’ex ds di Lecce e Fiorentina ha dichiarato: «A me non sembra normale che il settore giovanile sia accorpato sotto la Lega Nazionale Dilettanti, non ha logica. Come possono dirigenti occupati a vigilare su miriadi di squadre dilettantistiche, occuparsi anche dei settori giovanili professionistici? Bisogna avere una struttura autonoma con dirigenti capaci».

PRANDELLI – Infine Corvino ha detto: «L’Italia al Mondiale è stato un flop scritto, ma comunque dopo la tempesta c’è sempre la quiete, siamo caduti e ora dobbiamo rialzarci. Prandelli? Ne ha parlato Della Valle, lo so, il mio rapporto con Diego è troppo ispirato al rispetto e alla stima e secondo me lui dice sempre cose giuste, non sbaglia mai e ha sempre ragione. Su Prandelli mi sono espresso in positivo. Dissi che è bravo in tutto, talmente che se avesse intrapreso la carriera ecclesiastica sarebbe diventato almeno cardinale».