2014
Dietro langolo il calcio dei sogni
Messi-Neymar-Suarez contro Ronaldo-Bale-James Rodriguez: Barcellona e Real Madrid fanno il vuoto, Italia neanche nei radar
BARCELLONA REAL MADRID CALCIOMERCATO – Fonte l’immancabile viamichelen.it, impostando come itinerario la tratta Torino-Barcellona viene fuori una distanza di appena 866 chilometri: bastano nove ore di macchina, una contenuta spesa in termini di pedaggio e carburante per partire dal capoluogo piemontese e raggiungere il cuore della Catalogna. Dietro l’angolo insomma, non propriamente un altro mondo.
PERCHE’ TORINO E BARCELLONA? – Perché questo strano parallelo? Prendiamo l’esempio calcistico attualmente più in voga dell’intero movimento calcistico italiano: la Juventus tre volte di fila campione d’Italia, proprietaria del suo nuovo bellissimo impianto sportivo, forte di un accordo appena rinnovato con Fiat che – insieme ad Adidas – rende per un valore di maglia pari a ben 40 milioni di euro. Tradotto: dalle sole sponsorizzazioni presenti sulla casacca da gioco la Juventus incassa 40 milioni all’anno. Cifre record in Italia che diventano però impietose nel confronto con i top club esteri: è sempre il club bianconero a segnare il maggior fatturato italiano (272.4 milioni, dato Deloitte), spiccioli se paragonato ai 518.9 del Real Madrid e ai 482.6 del Barcellona.
DISTANZE INCOLMABILI – L’imponenza di ricavi tv e settore commerciale segna i decisivi punti a favore per i club spagnoli, presi da riferimento perché primi della particolare graduatoria ed in quanto protagonisti assoluti delle ultime sessioni di mercato. Hanno deciso di esagerare e rendere i distacchi davvero incalcolabili: tanto alla fine, con i conti, ci rientrano. Sono precise strategie commerciali – e dunque non solo tecniche – a consigliare determinati investimenti: risulta ad esempio nitido lo sfondamento operato dal Barcellona sui mercati commerciali sudamericani, composti da popoli che spesso e volentieri del calcio ne fanno ragione di vita, con gli acquisti di Neymar Jr. (nella scorsa estate) e Luis Suarez. Pensate un attimo alla prossima Coppa America (2015): il Barcellona si ritroverà proprietaria dei calciatori maggiormente rappresentativi delle tre nazionali sudamericane più titolate, rispettivamente di Argentina (Messi), Brasile (Neymar Jr.) ed Uruguay (Suarez). Dominio totalizzante nella competizione continentale e posizione di assoluto rilievo mondiale: come paragone nostrano abbiamo preso la Juventus, figurarsi le altre. Poveri noi.
LA RISPOSTA DEL REAL MADRID – A questo imbarazzante predominio commerciale e tecnico la risposta vera e per certi versi similare nel suo delinearsi non può che arrivare dal medesimo panorama calcistico: il Real Madrid. Che a Messi-Neymar-Suarez ribatte con Ronaldo-Bale-James Rodriguez. Ci sarebbero anche i vari Iniesta e Benzema, Mascherano e Kroos, Ramos e Piquè. Fermiamoci, non serve aggiungere altro. Se non che il Clasico ha oramai stracciato qualsiasi genere di concorrenza: lo spettacolo vero va in scena (almeno) due volte, una al Bernabeu e l’altra al Camp Nou. Inseguono la programmazione tedesca e l’elevato livello medio di una supercompetitiva Premier League. Noi, noi calcio italiano, purtroppo non rientriamo più neanche nei radar. Serve una svolta, uno scossone, un’idea, magari un rischio: va bene anche attendere tanto, ma qualcuno ci indichi la via.